Il nostro video della giornata riservata alla StampaDi Giuliano Monari – Fotoservizio Lia De Luca
“Viva gli Alpini, viva l’Italia”! Questo il coro, unanime e forte che si è levato dalla piazza di Finale Emilia in chiusura della due-giorni che ha visto 550 volontari dispiegati sul teritorio tra il modenese ed il ferrarese nell’operazione ‘Fiumi sicuri’. Un emozione forte, un lungo, lunghissimo brivido condiviso ha percorso la schiena ed i cuore dei volontari e dei cittadini che, ieri, hanno assistito alla fase di chiusura dell’operazione ‘Fiumi sicuri’,un esercitazione che ha visto sul campo le ‘penne nere’ in una invasione pacifica per le vie di Finale Emilia con la parata conclusiva prima della santa messa e del pranzo al campo base.
Le penne nere erano quelle dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) che è tornata nel ‘cratere’ dopo il sisma del 2012 con ben 550 uomini appartenenti alle sezioni Emilia Romagna e Lombardia. Un operazione che ha visto il volontari operare all’interno degli alvei dei fiumi Reno e Panaro. In particolare a Cento l’opera dei volontari ANA ha riguardato la ripulitura dell’alveo del Reno in corrispondenza del Ponte Vecchio e del Ponte Nuovo dove alberature ed arbusti rischiavano di creare dei pericolosi ‘tappi’ al passaggio delle acque in caso di piena. Spettacolare anche l’esercitazione svolta all’interno della diga di Sant’Agostino, area fortemente sollecitata dalle numerose piene dello scorso inverno, in quel contesto erano impegnati 80 alpini dell’area bolognese, di Cento, coadiuvati dalla Protezione Civile di Sant’Agostino, coordinata da Ottorino Zanoli. Numerosi i volontari all’opera anche a Camposanto, sotto il ponte stradale, e a Solara di Bomporto, dove gli alpini hanno provveduto alla pulizia delle strutture dello storico ponte Bailey. Tutte le operazioni sono state monitorate dall’AIPO e dal Sevizio tecnico Bacino del Reno, che hanno ispezionato palmo a palmo i cantieri. Durante la giornata di sabato si è tenuta una visita guidata ai cantieri con la presenza del coordinatore nazionale alpini Giuseppe Bonaldi, affiancato dal presidente e dal referente dell’Associazione emiliano-romagnola Corrado Bassi e Sergio Pederzini. “Questa – ha detto Bonaldi – per noi è una esercitazione di Protezione Civile. Ne vengono eseguite 4 all’anno (di cui 3 in Lombardia, una in Emilia Romagna), nel corso delle quali vengono impiegati da un minimo di 600 ad in massimo di 1.200 alpini che operano nel recupero ambientale”. in questa operazione circa 350 sono impegnati nei cantieri, mentre gli altri si occupano delle attività logistiche nel campo base allestito a Finale Emilia. Operazioni di questo tipo – ha spiegato Bonaldi – “hanno anche una importante funzione di aiuto ai giovani che si vogliono avvicinare alla nostra associazione”. Alcuni di loro infatti, “sono presenti nelle esercitazioni, perché vogliano che siano pronti ad entrare in azione in caso di necessità”. LA giornata conclusiva ha visto la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti in piazzale Baccarini. Presenti alla manifestazione di chiusura della due giorni anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo,il Presidente nazionale ANA Sebastiano Favero, il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli che, accompagnato dalla Filarmonica Giuseppe Verdi di Scortichino, hanno accompagnato il corteo lungo le vie cittadine. Forti la parole del primo cittadino di Finale Ferioli che ha detto: “un semplice grazie non può ricompensarvi per quanto avete fatto per l’Emilia nei drammatici momenti del terremoto. E nemmeno per quello che state continuando a fare oggi.” Favero, dal canto suo, ha esortato le giovani generazioni perché “prendano esempio dagli Alpini, perché non esistono solo diritti, ma anche doveri. Il valore degli Alpini è quello di dare, senza ricevere niente in cambio. Questa – ha concluso – è la nostra forza”.
[sz-youtube url=”http://youtu.be/lolxM7XCeHk” /]