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TECOPRESS: Lettera del Sindaco Roberto Lodi

DiLettera al Direttore

Feb 7, 2024

Cari concittadini, 

come avrete appreso dalla stampa, la crisi dei lavoratori Tecopress sembra rientrata; grazie ad un accordo raggiunto al tavolo regionale, l’azienda ha deciso di non procedere con i licenziamenti dei lavoratori, che usufruiranno di una cassa integrazione straordinaria per 12 mesi. Possiamo ritenerci parzialmente soddisfatti di questa risoluzione, anche se mi preme sottolineare che i lavoratori vedranno un importante calo di retribuzione, dovuta alla cassa integrazione. Ciò li costringerà comunque a stringere i denti nelle prossime settimane e per questo a loro va ancora una volta la vicinanza dell’amministrazione comunale di Terre del Reno, rimanendo a disposizione per far si che questo passaggio sia il più indolore possibile.

Vanno inoltre ringraziate in toto, tutte le forze politiche, le sigle sindacali e la regione che si sono attivate immediatamente per cercare una soluzione alla crisi, con particolare attenzione all’assessore regionale Vincenzo Colla a cui vanno i miei personalissimi ringraziamenti. Infine un ringraziamento anche alla dirigenza di Tecopress, che seppur in una situazione di crisi così importante, nonostante la volontà iniziale, ha scelto di sedersi al tavolo e di trovare soluzioni alternative; credetemi che non era scontato e anzi, in altre situazioni di crisi presso altre ditte fuori comune, tale disponibilità non è sempre stata riscontrata. 

Ma gli avvenimenti degli ultimi giorni, ci costringono a ben altre riflessioni, anche perché allo scadere dei 12 mesi, sarà necessario trovare ancora una volta una strada per evitare licenziamenti.  Non si può più semplicemente ragionare con il binomio calo di lavoro uguale licenziamenti, ma approfondire le ragioni dietro le quali si cela una scelta così dolorosa per tutti. Perché questa crisi è solo l’ennesima che va via via delineandosi nelle nostre imprese, colpite maggiormente nella filiera produttiva dell’automotive, che come noto ha già intaccato imprese di ben altre dimensioni, come ad esempio la VM motori a Cento e la Magneti Marelli a Crevalcore.

Crisi produttive, spesso fulminee, di fronte alla quale la politica locale spesso ben poco può fare, se non sostenere i lavoratori e cercare di favorire il dialogo tra tutti i soggetti in campo, chiedendo l’intervento istituzionale di governo e regione. Questo non ci esime dal dover usare ogni energia in nostro possesso per evitare licenziamenti e sostenere opere che favoriscano l’occupazione, ma non possiamo fermarci  a questo. Dobbiamo costringere i “piani alti” formati da governo Italiano ed Europeo a prendere atto che alcune scelte sono state in alcuni casi poco lungimiranti e in altre probabilmente troppo repentine.

Il passaggio al motore elettrico ad esempio, pur nascendo dalla necessità di salvaguardare l’ambiente, non è stato probabilmente supportato da corretti passaggi intermedi, che permettessero a tutta l’industria di adattarsi ed evolversi in maniera tale da stare al passo con i tempi. Non si vuole dare la colpa a nessuno, perché è lapalissiano che chiunque, dagli imprenditori, ai lavoratori, o al governo centrale, sia contento di questa situazione; ma allo stesso tempo la soluzione a queste crisi non saranno solo gli ammortizzatori sociali. La politica deve affrontare la questione produttiva a livello strutturale. Lo deve alle nostre aziende e ai nostri lavoratori che spesso sono lasciati completamente soli e anzi spesso sono rallentati dalla burocrazia, nonostante tengano in piedi il paese.

Il sindaco di Terre del Reno

Roberto Lodi