Enzo Iacchetti torna in teatro con uno spettacolo completamente nuovo che esprime il suo desiderio di comunicare parole e musiche nel puro stile teatro-canzone sul pentagramma vergato da Francesco Guccini, traccia sonora sulla quale muove l’impalcatura della piece con tratti rivolti a Gaber e Faletti. In ‘Libera nos’ domine il noto conduttore e attore è solo in scena, prigioniero dell’attualità e desideroso di liberarsi dai dubbi che lo affliggono sul progresso, l’amore, la religione e l’immigrazione. Una prigionia affrontata con ironia e provocazione, divertendo ed emozionando, cercando di salvarsi con rabbiosa delicatezza. Ce la farà o sarà soltanto un grido di speranza? La serata alla Pandurera, un’ora e 45 minuti tutto d’un fiato, ha convinto il numeroso pubblico accorso ad assistere allo spettacolo. Uno rappresentazione che, a tratti, pare non soddisfare i criteri di continuità drammaturgica che, invece, alla fine, chiarisce ogni dubbio. Iacchetti, sul finire dello spettacolo, quasi a scena aperta, polemizza apertamente e con tratti dialettici piuttosto coloriti, in modo quasi furioso, con i critici teatrali e con uno di loro in particolare, lasciando intendere che con quello sfogo ha voluto liberarsi di una critica fastidiosa e non aderente alla realtà del testo teatrale. Uno spettacolo coraggioso che sta riscuotendo notevole successo lungo lo Stivale.