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SUPER-GREENPASS ANCHE AL BANCONE PER IL CAFFE’: Ecco il decreto di Natale

DiGiuliano Monari

Dic 24, 2021

Dal 30 dicembre e fino al termine dello stato di emergenza (31 marzo) sarà necessario esibire il Green pass rafforzato (quello disponibile solo per vaccinati e guariti) nei bar, ristoranti e locali al chiuso anche per consumare cibi o bevande al banco. E’ quanto prevede il decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Chi ha solo esito negativo del tampone (Green pass base) potrà prendere un caffè unicamente ai tavolini all’aperto.

Cambia la durata del Green pass

Il decreto riduce da 9 a 6 mesi (ma solo a partire dal 1° febbraio) l’uso del Green pass. In arrivo anche, venerdì con il via libera dell’Aifa, il richiamo da 5 a 4 mesi della terza dose.

Obbligo mascherina all’aperto, Ffp2 per spettacoli, stadi e trasporti – Fino al 31 gennaio 2022 è introdotto l’obbligo di utilizzo delle mascherine anche nei luoghi all’aperto e anche in zona bianca. Fino alla cessazione dello stato di emergenza, inoltre, “per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2”.  L’obbligo è previsto “anche per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto”.

Stop a sale da ballo, discoteche e locali assimilati – Dal 30 dicembre e fino al 31 gennaio è sospesa l’attività delle sale da ballo. 

Stop a feste e concerti se ci sono assembramenti – Inoltre dall’entrata in vigore e “fino al 31 gennaio 2022, sono vietati le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti”, dice ancora la bozza. 

Per accesso alle Rsa 3 dosi di vaccino o 2 dosi e tampone – Per l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, sarà necessario avere la terza dose di vaccino fatta o due dosi di vaccino e un tampone antigenico rapido o molecolare.

Screening nelle scuole – Per “assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole”, il ministero della Difesa “assicura il supporto a Regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test” per la ricerca del Covid e nelle operazioni di “analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari” presenti sul territorio.

Supporto alla Difesa per le diagnosi – “Per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori militari e garantire il corretto espletamento delle attività” è autorizzata una spesa di 9 milioni di euro. Inoltre “per il pagamento degli oneri di missione, dei compensi per lavoro straordinario e del compenso forfetario di impiego al personale militare medico, paramedico e di supporto, compreso quello delle sale operative delle Forze armate è autorizzata la spesa complessiva di euro 14,5 milioni”. Per questo compito, “il ministero della Difesa è autorizzato a conferire incarichi individuali a tempo determinato per la durata di sei mesi a ulteriori dieci unità di personale di livello non dirigenziale di Area terza”.

Musei e palestre – Anche l’accesso a musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò sarà consentito solo a chi ha il Super green pass, dunque solo ai vaccinati e ai guariti. 

Tamponi a chi entra in Italia, anche a campione – La bozza prevede test ai viaggiatori in ingresso in Italia per rilevare il Covid. “Gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e di assistenza sanitaria al personale navigante (USMAF-SASN) del Ministero della Salute – si legge nella bozza – effettuano, mediante le risorse disponibili a legislazione vigente, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso nel territorio nazionale”.

Niente obbligo di vaccini per la Pubblica amministrazione – In Consiglio dei ministri si è inoltre deciso di rinviare a una successiva valutazione le decisioni sull’estensione dell’obbligo di vaccini alla Pubblica amministrazione, al privato ed eventualmente anche ad altre categorie. Diversi ministri hanno sollevato dubbi sulla praticabilità dell’obbligo e sulle categorie da includere. Fonte TGCOM24

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