Secondo una ricerca, l’ossessione per la tecnologia contagia milioni di italiani
Occhi sempre fissi sullo smartphone, mani intente a scrivere centinaia di messaggi e ore spese a scorrere le pagine dei social network. Si chiama “Sindrome da Hand-Phone” – tradotto letteralmente “da telefono in mano”, ed è un’ossessione per la tecnologia che contagia milioni di italiani. A dirlo è uno studio al quale hanno collaborato 50 esperti di sociologia e antropologia culturale, che hanno stilato un decalogo “libera-mani” da utilizzare per tornare a godersi la quotidianità.
Lo studio ha coinvolto 4500 persone tra i 18 e i 65 anni, ed è stato realizzato attraverso un monitoraggio online mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) sui principali social network – Facebook, Twitter, YouTube – blog e community interattive, per il lancio della campagna “Coppa Libera Tutti” di Coppa del Nonno. I numeri che sono venuti fuori parlano chiaro: circa 7 italiani su 10 (72%) hanno lo smartphone sempre in mano e lo utilizzano soprattutto sui mezzi pubblici (78%), nel luogo di lavoro (69%) e persino in vacanza (41%). Dall’identikit dei mobile-dipendenti poi, emerge che a stare incollate al cellulare sono più donne (58%) che uomini (43%), principalmente quelle che hanno una fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni (67%).
Ma quali sono i luoghi dove ci si connette più spesso? Al primo posto ci sono i mezzi pubblici (78%), seguiti dal luogo di lavoro (69%), bar e locali (65%), casa (54%), scuola e Università (47%) e pure in vacanza (41%). E con quanta frequenza? In media le persone controllano lo smartphone 80 volte al giorno, una ogni 12 minuti, e dedicano solo 8 minuti al giorno alla classica conversazione. Questa dipendenza, ribattezzata dagli esperti internazionali “Sindrome da Hand-Phone”, ipnotizza le persone davanti ad uno schermo al punto da obbligarle ad utilizzare solo la mano libera pur di non staccarsi dal cellulare.
E’ per questo motivo che, per far tornare a socializzare le persone, gli esperti hanno stilato un decalogo “libera-mani”:
1 – FARE ATTIVITÀ FISICA RILASSANDOSI
Andare in bicicletta o fare una passeggiata è sicuramente un’attività che permette di coltivare un benessere fisico e mentale. Il contatto reale con ciò che ci circonda – luoghi, paesaggi, persone – è fondamentale per staccare dal mondo virtuale.
2 – LA PAROLA D’ORDINE E’ RESISTERE
Resistere all’impulso di controllare ossessivamente lo smartphone causa un progressivo distacco da una realtà parallela: in questo modo sarà possibile dare spazio a nuove abitudini, ricablando le connessioni del nostro cervello.
3 – SU LA TESTA
Aprire gli occhi e alzare lo sguardo, incontrare l’altro senza filtri e lasciarsi trasportare dai sensi per riscoprire le emozioni reali. E’ necessario riscoprirsi osservatori, lasciare un po’ da parte il narcisismo per poter godere dello spettacolo della realtà.
4 – SFRUTTARE TUTTI I 5 SENSI
Lasciarsi emozionare dai colori, gli odori, vivere un’esperienza metropolitana che coinvolga tutti i sensi – tra cui anche il tatto – può aiutare a rinunciare all’utilizzo dei dispositivi mobile e tornare ad assaporare la bellezza che ci circonda.
5 – GO OFFLINE
Concretamente è la soluzione che scioglie ogni residua difficoltà. Individuare i momenti in cui spegnere il cellulare per dedicarsi completamente all’ambiente e alle persone: a tavola, in spiaggia, con il partner o durante il lavoro.
6 – OLD BUT GOLD
A volte gli strumenti tradizionali aiutano a “liberare le mani” dalla tecnologia: ad esempio utilizzare un orologio da polso o una normale sveglia permette di evitare di dover continuamente affidarsi telefono per conoscere l’ora e alzarsi dal letto.
7 – INCONTRARSI EVITA BRUTTE SORPRESE
La relazione face-to-face è quella che struttura il rapporto sociale e consente di conoscere realmente l’altro ed evitare brutte sorprese; come quando si incontrano amici conosciuti online sui quali si erano fatte aspettative sovrastimate.
8 – UN OSTACOLO… PUO’ AIUTARE
Creare un vero e proprio percorso ad ostacoli può essere utile per scoraggiare un uso compulsivo dello smartphone. Ad esempio, inserire un codice di sicurezza o eliminare le app che creano più dipendenza può aiutare a rompere le routine tecnologiche.
9 – AFFIDARSI AL “BATCH PROCESSING”
Se è necessario guardare il telefonino è possibile utilizzare “batch processing”, che consiste nel concentrare in un unico momento più attività, avendo più tempo a disposizione da dedicare alle altre mansioni o alle relazioni sociali.
10 – TENERE LE MANI IMPEGNATE E’ UN’ANTIVIRUS
E’ importante crearsi dei momenti “antivirus” da dedicare completamente ad attività che rendano possibili incontri reali, come mangiare un gelato: le mani saranno libere di interagire con gli altri.
FONTE TGCOM