Domenica 26 febbraio si è svolta a Persiceto la seconda giornata del 143° Carnevale storico persicetano: prima classificata la società “I Gufi” che, con il carro “Tre colori – carro blu”, per il terzo anno consecutivo si aggiudica il gonfalone bianco della vittoria; seconda classificata la società “Ocagiuliva” e terza classificata la società “Afidi nella Scarpa”. Vincitori della 129° edizione del Carnevale di Decima la società i “Volponi” con il carro “Exodus”.
La 143° edizione del Carnevale storico di Persiceto ha finalmente i suoi vincitori. In un pomeriggio assolato e davanti ad una piazza piena di gente lo speaker storico del Carnevale persicetano, Sergio Vanelli, ha proclamato la classifica. A valutare i carri di prima categoria una giuria formata dall’architetto Piero Orlandi (che ha valutato architettura e costruzione), dalla fotografa Matilde Piazzi (che ha valutato pittura e scultura) e dal massmediologo Giuseppe Richeri (che ha valutato soggetto e svolgimento).
Prima classificata, per il terzo anno consecutivo, la società “I Gufi” che ha presentato il carro “Tre colori – carro blu”, una poetica e spettacolare riflessione sulla potenza dei sogni che possono trasformare il mondo. Il carro è stato particolarmente apprezzato per l’uso innovativo della tecnologia: attraverso un grande ledwall i protagonisti della narrazione si trasformavano da reali in virtuali e viceversa. Seconda classificata la società “OcaGiuliva” con il carro “Bestiario Minimo: Franti e gli altri” che ha affrontato l’attualissimo tema del bullismo con delicatezza e ironia, coinvolgendo nell’esecuzione dello spillo la banda Rulli Frulli di Finale Emilia: una band di 60 elementi che propone un progetto sperimentale di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di riuso. Terza classificata la società “Afidi nella Scarpa” con il carro “3R ovvero il carro delle meraviglie” in cui tutti i personaggi, le strutture ed i costumi sono stati realizzati in materiale riciclato e di recupero. Oltre ad affrontare il tema dell’inquinamento la società ha fatto riferimento a San Giovanni in Persiceto, uno dei comuni più “ricicloni” d’Italia.
Seguono la società “Jolly&Maschere”, quarta classificata con il carro “Una visita specialistica del piccolo dottor Rafléin, ovvero la vita è uno Stralisco”, la società “Treno”, quinta classificata con “Mi ha detto mio cuggino”, la società “Maistof” sesta con “D’altra parte è così”, la società “I Corsari” settima con “C’è posta per… voi”, la società “Brot&Cativ” ottava con “Io credea e credo, e creder credo il vero… credo”, la società “Figli della Baldoria” nona ed ultima classificata con “Euroka! Ovvero dello spillo dello Euro”. I carri di seconda categoria e le mascherate singole e di gruppo sono invece state valutate dall’architetto Debora Pizzi (architettura e costruzione), dal pittore, illustratore e grafico Roberto Frezza (pittura e scultura) e dallo scrittore di commedie teatrali e libri umoristici Dario Clementi (soggetto e svolgimento). Le colonne sonore infine sono state valutate da Paolo Torelli. Per la sezione seconda categoria prima classificata la società Mazzagatti con “Profumo di stelle”, seconda “Accademia della Satira” con “Aperol Apocalypse”, terza “Gli Umarèls” con “Il muro: frontespizio di un cataclisma semantico nel paese dei cachi”.
Le due classifiche incideranno sulle categorie della prossima edizione 2018 del Carnevale storico persicetano: per regolamento la società “Figli della Baldoria”, ultima classificata di prima categoria, passa quindi in seconda categoria, mentre la società Mazzagatti, prima classificata della seconda categoria, passa in prima categoria.
Per la 129° edizione del Carnevale di San Matteo della Decima, la giuria, composta dall’ingegnere William Montanari e da Patrizia Strazzari e Paolo Mazzacurati della compagnia teatrale “Bruno Lanzarini” di Bologna, ha decretato la seguente classifica: primi classificati i “Volponi” con “Exodus”, secondi “I cino” con “Arenati in un abisso di burocrazia”, terzi “Ribelli” con “Exit… from Earth”, quarti “Gallinacci” con “Schîlter ind I armèri”, quinti “Strumnè” con “Par al spâzi d’un cranvél”, sesti “Qui dal ‘65” con “Diverso da chi???”, settimi “Puntgaz” con “Arîva àl zìrcuel”.
(foto Loris Fontana, circolo fotografico “Il Palazzaccio”)