Il Comune di San Giovanni in Persiceto ha stipulato una convenzione con il centro sociale anziani “La Stalla” per la gestione degli orti curati da anziani: 6 zone verdi di terreno, di proprietà comunale, dislocate a Persiceto in via Galvani, via Castelfranco, via Caduti di Benedello e via Marzabotto, a Decima in via Nuova e a Borgata Città. In tutto si tratta di circa 8.440 metri quadrati di terra suddivisi in 162 orti in cui vengono coltivati ortaggi. L’assegnazione dei lotti avviene fra cittadini residenti nel Comune che ne abbiano fatto formale richiesta e che siano pensionati e non proprietari di altri terreni agricoli, e tiene conto delle preferenze di zona espresse dai richiedenti. In caso di lotti non assegnati questi possono essere dati in affidamento anche a cittadini non pensionati; quest’anno, ad esempio, 15 orti non assegnati a pensionati sono stati affidati a giovani persicetani che ne avevano fatto richiesta. Le domande si raccolgono durante tutto l’anno ma gli orti vengono assegnati all’inizio dell’anno. Ogni zona elegge un coordinatore che poi mantiene i contatti sia con il centro sociale anziani “La Stalla” che con il Comune di San Giovanni in Persiceto. Gli orti dati in affido ai pensionati – dichiara Sonia Camprini, assessore alle politiche sociali – fanno parte di un progetto di successo, ormai consolidato da anni sul nostro territorio. In primo luogo il fatto stesso che tutti i lotti messi a disposizione vengano affidati e coltivati è già di per sé indice della validità dell’iniziativa ma a questo si aggiungono tutta una serie di aspetti positivi: l’attività è rivolta a persone in pensione che trovano così modo di occupare il proprio tempo con un’attività rilassante e salutare, fonte di tangibili soddisfazioni, a contatto con la natura e con altre persone con cui potersi confrontare; viene data la possibilità di produrre ortaggi genuini e a km zero e non ultimo di intervenire positivamente sul bilancio famigliare riducendo le spese per i consumi alimentari. Ultimamente poi c’è stato un vero e proprio ritorno alla coltura e alla cultura dell’orto, che ci riporta ad un rapporto diretto con la nostra terra, al consumo di alimenti sani e di stagione e alla soddisfazione di portare in tavola quello che si è coltivato con le proprie mani. Mi fa poi piacere che quest’anno i 15 orti che erano rimasti disponibili siano stati presi in gestione da giovani persicetani, un’ulteriore conferma che la proposta del Comune risponde ad una reale richiesta e alle esigenze di diversi cittadini”.