Ecco i dettagli dal nostro comunicato stampa.Da diverso tempo avevamo ricevuto segnalazioni da cittadini in ordine a furti patiti su veicoli in sosta per opera di soggetti che si allontanavano a bordo di autoveicoli di marca Alfa Romeo, con la targa posteriore in gran parte occultata da stracci, evidentemente al fine di evitare che questa venisse ripresa dai sistemi di videosorveglianza con lettura della targa.Durante un’attività di controllo del territorio l’attenzione di una nostra pattuglia era attirata da un’Alfa Romeo Giulietta ferma ai margini della carreggiata, dalla quale usciva il passeggero che rimuoveva uno straccio appeso alla targa posteriore: vistisi notati i due si allontanavano a tutta velocità e, dopo un lungo inseguimento, durante il quale i fuggitivi compivano varie manovre pericolosissime, riuscivano a far perdere le tracce. Di lì a poco si apprendeva che gli occupanti della Giulietta, poco prima del nostro intervento, avevano rubato dei marsupi all’interno di un veicolo in fermata, nei pressi di un’officina meccanica a San Giorgio di Piano.Nei giorni successivi giungeva una segnalazione al Comando in merito ad un’Alfa Romeo 156 che circolava con a bordo due uomini nelle campagne di Galliera, con la targa posteriore parzialmente occultata da uno straccio. Immediatamente due nostre pattuglie si ponevano alla ricerca del veicolo e riuscivano ad intercettarlo. Il controllo del veicolo consentiva di rinvenire al suo interno un paio di boxer, l’indumento utilizzato per occultare la targa posteriore. I nostri colleghi erano poi in grado di riconoscere il passeggero che qualche giorno prima era sceso dalla Giulietta per rimuovere lo straccio dalla targa e che poi, con un complice, era riuscito a far perdere le proprie tracce, nonostante il lungo inseguimento. Lo stesso era stato poi anche ripreso dal sistema di videosorveglianza comunale di San Giorgio di Piano, durante l’operazione di rimozione dello straccio dalla targa, ed i suoi tratti somatici corrispondevano a quelli del soggetto fermato a Galliera. Questi veniva così denunciato per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale per i fatti avvenuti a San Giorgio di Piano. Si tratta di un italiano cinquantaquattrenne, residente a Modena, con diversi precedenti penali e di polizia, anche specifici. Stessa situazione emergeva a carico dell’uomo che era con lui e che, nei giorni successivi, veniva a sua volta denunciato in stato di libertà per furto aggravato in concorso su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna.Le successive indagini, compiute in collaborazione con la Polizia Locale di Modena, consentivano di accertare che la proprietaria delle due autovetture Alfa Romeo utilizzate dai due denunciati, risultava essere la stessa persona, una sessantunenne residente a Modena presso un campo nomadi, intestataria fittizia di innumerevoli veicoli. La stessa veniva poi denunciata per favoreggiamento personale, perché sentita a verbale in ordine agli utilizzatori dell’autovettura Alfa Romeo Giulietta, rilasciava agli agenti della Polizia Locale di Modena dichiarazioni del tutto non attendibili