• Gio. Mar 6th, 2025

Sabato 8 marzo l’Inaugurazione della mostra ‘Sibille’ di Clara Brasca presso la Civica Pinacoteca il Guercino di Cento

DiGiuliano Monari

Mar 5, 2025

Il volto della Sibilla è il volto del mistero, delle carte che volano come parole e foglie nel vento, della sapienza inascoltata o incompresa, ma sempre perseguita come missione di conoscenza. A questa suggestione, è dedicata la mostra Sibille dell’artista Clara Brasca che inaugurerà sabato 8 marzo alle ore 11 presso la Civica Pinacoteca Il Guercino di Cento. L’iniziativa, curata da Valeria Tassinari e promossa dall’Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità in occasione della ricorrenza dedicata alla Donna, si proporrà come un dialogo tra un’interpretazione strettamente contemporanea del tema e quella tradizionale, magistralmente rappresentata dalla celebre Sibilla dipinta dal Guercino nel 1620 che, dopo essere stata esposta nelle ultime grandi mostre dedicate al pittore seicentesco, è rientrata in esposizione nelle sale della Pinacoteca, sua sede abituale per deposito della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.

Leggendarie profetesse invasate da Apollo, veggenti, sapienti, verginali anticipatrici della venuta di Cristo o portatrici di oscure rivelazioni, le Sibille sono figure mitiche, la cui rappresentazione ha avuto ampio spazio nella storia della pittura. Considerate personificazioni del un collegamento simbolico tra il mondo pagano e l’età cristiana, queste affascinanti ed esotiche figure femminili ebbero massima risonanza dopo l’interpretazione monumentale che ne fu proposta da Michelangelo nella Volta della Cappella Sistina e trovarono poi grande apprezzamento nella pittura da stanza del Seicento, come attestano anche le numerose versioni di Sibille dipinte dal Guercino stesso, tra le quali il dipinto esposto a Cento è una delle più precoci interpretazioni.

Per approfondire il significato e la storia di queste figure, ricostruendo l’identità e la portata simbolica che le rende atemporali e attuali, Clara Brasca allestirà sulla parete dedicata alle mostre temporanee una selezione di cinque dipinti a olio. I soggetti delle sue opere sono volti femminili aggraziati ed elusivi, accompagnati da simboli della divinazione, come nastri, foglie, pagine in volo; donne dai tratti delicati ma intimamente forti e misteriose, i cui sguardi si interrogano e ci interrogano sul futuro.

Accompagna la mostra un testo di Valeria Tassinari. Durante il periodo dell’ esposizione saranno dedicati alcuni momenti ulteriori di approfondimento al tema, tra i quali una conferenza del professor Giuseppe Capriotti, docente di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Macerata, e l’allestimento di una mostra di incisioni antiche derivate da diversi dipinti e disegni di Sibille realizzati dal Guercino in diversi momenti della sua prolifica carriera.

Clara Brasca è nata nel 1955 a Milano, dove vive e lavora.

Si è diplomata al Liceo Artistico di Brera e ha conseguito la Laurea in Architettura al Politecnico di Milano. La sua arte è centrata quasi esclusivamente sul disegno e sulla pittura ad olio su lino, secondo le più antiche tecniche a “velatura”, perché non è tanto la novità del mezzo a essere importante, quanto un nuovo pensiero rispetto al linguaggio prescelto.

Il problema della luce e della sua rappresentazione è un punto focale della sua ricerca, che si sviluppa attraverso l’uso di colori non naturalistici e di colori complementari.

I soggetti e i temi dei suoi lavori spaziano dalla figura, al paesaggio, alla natura morta; quindi in una tradizione “classica” (non neoclassica) convinta che il pensiero classico attraversi come un filo rosso tutta la storia della cultura occidentale e che sviluppando questo pensiero si possano dire e fare opere contemporanee al di là di tutte le mode effimere del momento. Nella sua ricerca la figura femminile torna ripetutamente, sia come rappresentazione di figure chiave della cultura, del mito e della letteratura, sia come metafora di una condizione interiore. Al tema delle Sibille ha dedicato un’ampia serie di opere a grafite e tempera su carta, che ha pubblicato in un piccolo prezioso volume dal titolo Sibille, edito dalla Galleria L’Affiches di Milano (2023) , in cui le riproduzioni delle opere sono affiancate a frammenti letterari.