ORDINANZA
Premesso che con Ordinanza del Sindaco n. 191 del 07/06/2012 avente per oggetto “Emergenza sisma Emilia maggio 2012 riperimetrazione zona rossa di Cento capoluogo” alcune aree venivano interdette al traffico veicolare e pedonale;
Considerato che all’interno delle “zone rosse” così individuate era ricompresa l’area di Vicolo San Salvatore;
Vista la Determinazione nr. 515/2013 del settore Lavori Pubblici ed Assetto del Territorio;
Vista la “Relazione – verbale di visita certificato di regolare esecuzione” prot. 29805 del 09/07/2013
Dato atto che nella relazione suddetta, si prescrive che,: <<ai fini della tutela del bene architettonico oggetto di intervento, prima della riapertura del Vicolo San Salvatore al transito dei mezzi si prescrive di limitare la velocità a 30 Km/h e di vietare il transito ai mezzi pesanti>>
Vista la comunicazione dell’Ufficio Tecnico Comunale circa la possibilità di riapertura del Vicolo San Salvatore al transito di pedoni e veicoli
Considerato che in dipendenza di quanto sopra si rende opportuno e necessario disciplinare la circolazione stradale in Vicolo San Salvatore; Visti gli artt. 50 e 54 del Dlgs. 267/2000;
ORDINA
Per quanto in premessa indicato, a parziale modifica dell’ordinanza 191/2012,
LA RIMOZIONE DELLE TRANSENNE che impediscono la circolazione stradale e pedonale in Vicolo San Salvatore che pertanto torna ad essere percorribile da veicoli e pedoni con le seguenti prescrizioni e limitazioni: –
LIMITE DI VELOCITA’ 30 KM/H –
DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 T. (FIG. II 60/a Art. 117)
Le suddette prescrizioni saranno rese note al pubblico mediante segnaletica regolamentare. Nei confronti dei trasgressori saranno applicate le sanzioni previste dalla legge. Il Comando di Polizia Municipale e CMV Servizi srl sono incaricati della esecuzione della presente ordinanza. Copia del presente provvedimento è pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Cento
Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni dalla pubblicazione o in alternativa ricorso al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione.