Entrare dopo 18 mesi all’interno della Rocca che rappresenta uno dei monumenti storici più importanti della nostra città è stato per me motivo di un’emozione antica. L’occasione di questa importante tappa sulla via di ricostruzione di Cento, è dovuta al fatto che finalmente è tornata agibile la zona a pianterreno del nostro storico maniero. Il sindaco dott. Piero Lodi, ha voluto ribadire come ha fatto in occasione di altri momenti che la nostra città è rientrata in possesso dei suoi luoghi simbolo, dell’importanza per il futuro che questa “riconquista” rappresenta, grazie al lavoro competente e sintetico della ditta Montanari, i centesi possono di nuovo ammirare senza transenne la Rocca e usufruire degli spazi che verranno messi a disposizione man mano che si individueranno manifestazioni come mostre o conferenze, che ampliano così gli spazi esigui che erano inerenti a questi appuntamenti culturali. In sinergia con la Pro Loco rappresentata dal Dott. Rubino, dall’Accento promotion di Alberto Tura e dai commercianti centesi rappresentati dalla signora Francesca Guidetti, il comune ha in programma per il prossimo periodo natalizio diverse iniziative che come ha voluto ricordare il sindaco serviranno per dare una sferzata di fiducia ai centesi e permettere che anche da fuori Cento, la gente si possa riavvicinare alla vita della città che ogni giorno di più, cerca di uscire dalla crisi post terremoto. Ecco allora che avremo il doppio albero di Natale: uno in piazza del Guercino e l’altro proprio davanti alla Rocca come simbolo di rinascita. Sempre nel piazzale del castello verranno allestite alcune giostre per i più piccoli e il classico trenino per far visitare la città di cui potranno approfittare anche i meno…giovani. Anche i lavori che hanno riguardato la pavimentazione esterna della Rocca contribuiranno ad accedere con meno difficoltà nel perimetro adiacente il nostro monumento, certo che serviranno altri lavori per portare al massimo splendore la nostra Rocca, ma la strada intrapresa è quella che lascia ben sperare per il futuro, non solo per questa parte storica, ma anche per tutte quelle strutture, che a partire dal Palazzo del Governatore dovranno essere riportate alla possibilità di essere nuovamente “vissute”.