• Dom. Nov 24th, 2024

RENAZZO: Un Parco intitolato a Mariella Balboni

La Giunta ha approvato l’intitolazione del parco di Renazzo a Mariella Balboni, renazzese e Presidente della Caritas parrocchiale della frazione sin dalla sua fondazione. Il Sindaco Accorsi “Un gesto importante per la comunità in un luogo centrale di Renazzo che porta il nome di una cittadina alla quale dobbiamo tanto”

Con delibera di giunta comunale è stata decisa l’intitolazione del Parco compreso tra il Cimitero e l’edificio della scuola media a Mariella Balboni, storica benefattrice e fondatrice della Caritas parrocchiale di Renazzo, deceduta nel 2017.

“Insieme  ai membri della Commissione Toponomastica, che ringrazio per il prezioso lavoro, è stata presa la decisione di fare questa intitolazione ad una concittadina di Renazzo stimata e apprezzata da tutta la comunità” commenta l’Assessore Gaiani che presiede la Commissione, che prosegue “Poiché la signora è deceduta da meno di dieci anni, è stato necessario richiede una speciale autorizzazione alla Prefettura, dalla quale abbiamo ricevuto riscontro positivo e per questo ora procediamo all’intitolazione formale.” 

“Un riconoscimento importante ad una renazzese che ha dedicato tutta la vita alla sua comunità, con impegno e passione.” commenta il Sindaco Accorsi.

Mariella Balboni, nata a Cento il 12/05/1944, si è dedicata tutta la vita al volontariato, in UNITALSI prima e dal 1984 con la Caritas parrocchiale di Renazzo, di cui è stata coordinatrice dalla sua fondazione fino alla sua morte, sotto la guida del compianto Parroco don Ivo Cevenini. Ha costituito i mercatini di primavera ed autunno, in piazza a Renazzo, per raccogliere fondi per l’assistenza alle persone bisognose. Ha coordinato il magazzino mobili usati  per consegnarli a famiglie bisognose che hanno necessità di arredare le loro abitazioni. Dal 2012, è stata socia della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento nominata all’assemblea. Negli ultimi anni presso la Parrocchia ha gestito il Centro di ascolto per le persone con difficoltà economiche. Ha pure istituito con alcune insegnanti in pensione la scuola di alfabetizzazione per gli stranieri con l’insegnamento specifico dell’italiano, al fine di favorire l’inserimento degli stranieri nella nostra società. Così diceva: “I poveri spesso non sono poveri solo materialmente, ma lo sono anche interiormente ed è qui che un vero cristiano deve dimostrare di saper mettere in pratica il Vangelo: dobbiamo comportarci da fratelli e sorelle verso chi ha bisogno non solo di cibo e vestiti, ma anche di comprensione, di consigli, insomma di un aiuto che investa la persona nella sua interezza”.