Di Giuliano Monari
La cassa automatica dell’ufficio postale di via Alberelli ha resistito all’attacco della banda dell’acetilene. Un colpo che doveva essere semplice, un colpo fotocopia di tutti quelli avvenuti negli ultimi tempi a Bevilacqua e poi a Palata Pepoli. Invece, stavolta, il colpo l’hanno ricevuto in pieno corpo due dei tre, forse quatto malviventi che ieri notte, attorno alle 3 e 30, hanno tentato l’assalto al postamat delle Poste di via Alberelli a Renazzo. Qualcosa deve essere andato storto, perché dopo aver inserito nell’intercapedine della cassaforte esterna dell’ufficio postale il gas necessario a far esplodere il tutto, l’innesco, probabilmente anticipato, ha provocato un’esplosione nei tempi non previsti dai banditi. Un boato tremendo che si è sentito distintamente a qualche chilometro di distanza, ed ha fatto balzare giù dal letto parecchie persone nel ricordo degli effetti sonori del terremoto del 2012. Intanto i banditi, colti di sorpresa e con uno o forse due di loro gravemente feriti dalle schegge di materiale che gli sono arrivate addosso dopo l’esplosione, a mani vuote, hanno pensato di darsi alla ritirata in una precipitosa fuga cercando di soccorrere i loro complici. Qualcuno di passaggio ha riferito di aver visto distintamente due o tre figure nell’oscurità che sorreggevano una persona ferita che non si reggeva sulle gambe, che veniva trascinata a braccia fino ad una vettura dove sarebbe stata caricata, per poi schizzare via sgommando a tutta velocità. Qualcosa è dunque andato storto, perché è saltata la sola parte esterna del bancomat, mentre la cassa con le banconote è rimasta intatta. Sono stati invece i componenti della banda a restare feriti seriamente, nell’attacco esplosivo. Durante la precipitosa fuga e mentre i complici trascinavano i compari fino alla macchina, per poi partire dileguandosi, hanno lasciato una vistosa e cospicua scia di tracce di sangue per alcune decine di metri fino alla strada, dove dovevano aver parcheggiato il veicolo con quale sono arrivati per compiere il furto. I carabinieri della Compagnia di Cento, allertati, sono giunti immediatamente sul luogo ed hanno dato inizio alle indagini, anche utilizzando Unità Cinofile per la ricerca dei fuggitivi che, avendo dei feriti gravi a bordo, potevano aver deciso di raggiungere un posto di pronto soccorso o peggio, di abbandonare i complici in qualche luogo in campagna lasciandolo al suo triste destino. A seguire le indagini coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Cento e dal Comando Provinciale, anche il Nucleo investigativo di Ferrara giunti sul posto con un mezzo.