Ci scrive La Consulta di Renazzo
La cura del bene comune passa sicuramente dalla raccolta delle istanze dei singoli cittadini, ma la parola comune, raggiunge la sua massima espressione laddove si dimostra capace di instaurare una sinergia costruttiva.
È di circa un mese fa l’appello di un gruppo di genitori sulle condizioni del parco pubblico di Renazzo.
Come consulta civica ci siamo assunti l’onere non solo di prendere atto e verificare quanto propriamente riguardante il parco, ma ci siamo anche preoccupati di cercare quelle che possono essere le migliori strategie da mettere in campo affinchè, oltre all’ordine e alla fruibilità generale del verde pubblico, via sia un progetto aggregativo e di coinvolgimento, convinti che la partecipazione del cittadino sia la più alta e importante forma di manutenzione possibile.
Non ravvisiamo, infatti, una vera e propria situazione di degrado stagnante, tuttavia, l’inutilizzabilità di alcune attrezzature e l’incuria di alcuni utenti, porta senz’altro alla luce la necessità che intorno all’area si accompagni all’intervento pratico la costruzione di una cittadinanza attiva, capace di sorvegliare e di prendersi cura dell’area.
Di qui la volontà di lanciare almeno due proposte: da una parte il coinvolgimento delle scuole in un progetto atto a ridisegnare le aree verdi, così come immaginabili dai bambini, cittadini di oggi e fruitori per eccellenza.
Dall’altra, l’occhio non può non cadere sul fertile mondo del volontariato presente in frazione, magari immaginando l’assegnazione dei diversi spazi a diverse associazioni capofila, che a fronte di uno snellimento burocratico nell’utilizzo del suolo pubblico (proposta già lanciata in questi giorni) possano organizzare eventi in maniera diffusa e dare lustro ad ogni singola area del territorio.
La collaborazione della consulta a riguardo va nel senso della massima apertura.