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RENAZZO: IL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE NON CHIUDERA’

DiGiuliano Monari

Dic 27, 2016

Il Centro studi e ricerca sull’emigrazione dal territorio di Renazzo non chiuderà, ma troverà una sistemazione consona, che possa conciliare le necessità di approfondimento storico culturale su un tema tanto sentito per il territorio e le imprescindibili esigenze di razionalizzazione dei costi.

Due i dati di riferimento alla base della riflessione. Il museo è rimasto aperto al pubblico qualche giornata in occasione dell’inaugurazione di due anni or sono ed è stato successivamente aperto con funzione limitata, ovvero su richiesta per un numero sporadico di volte. La struttura è ospitata in un edificio in affitto: l’importo annuale di locazione, 10.617 euro, e le spese per le utenze, 1.731 euro per l’energia elettrica, 2.600 euro per il gas e 119 euro per l’acqua, portano i costi a 15mila euro annui.

L’Amministrazione comunale ha dunque pensato a un recesso anticipato dei locali: il trasferimento è previsto entro il giugno 2017. Ci sarà dunque ampio margine per confrontarsi circa la nuova collocazione del Centro studi e ricerca. La prima proposta è di uno spostamento nella sede della delegazione, dove il materiale possa essere adeguatamente tutelato e la fruizione facilitata.

In nessun modo verrà meno la possibilità di ricerca e di progettazione su questo filone di estremo interesse. Non solo con la conservazione e valorizzazione di quanto a custodito a Renazzo, ma anche attraverso la continuità garantita dall’Archivio storico comunale, dove sono preservati gli originali delle riproduzioni renazzesi, i registri dell’emigrazione e la digitalizzazione degli archivi anagrafici, punti di riferimento per chi voglia condurre approfondimenti e ricerche di natura genealogica.

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