• Ven. Nov 22nd, 2024

QUERELLE PROLOCO-COMUNE: Rubino “Per fare chiarezza, rispondiamo punto per punto a quanto dichiarato dal Sindaco di Cento”

LA PROLOCO DI CENTO NON SI E’ AUTOESCLUSA MA HA PARTECIPATO ALL’AVVISO PUBBLICO PER LA FIERA DI CENTO (PROT. 29437) .

SE IL SINDACO, COME HA AFFERMATO, VUOLE COLLABORARE CON PROLOCO, SIAMO A DISPOSIZIONE PER REALIZZARE INSIEME EVENTI PER LA CITTA’.

Per fare chiarezza, rispondiamo punto per punto a quanto dichiarato dal Sindaco di Cento (riportato in corsivo), per precisare meglio quanto accaduto alla nostra associazione (parti evidenziate in giallo).

È il momento di riavvolgere il nastro del tanto parlare che si è fatto in queste settimane in merito alle attività culturali di ProLoco e all’organizzazione della Fiera di Cento. Un post lungo ma necessario.

Il nastro vuole riavvolto bene e riascoltato con attenzione da tutti anche nelle parti che piacciono di meno, per cercare di trovare una soluzione a problemi che purtroppo ci sono. La Proloco ha sempre lavorato per il bene della città senza proclami e non si era mai trovata finora in questa situazione che, nostro malgrado, stiamo vivendo.

Le relazioni fra il Comune e le Pro Loco sono tipicamente regolate da convenzioni. In particolare la convenzione fra l’Amministrazione e la Pro Loco di Cento era scaduta nel 2020 e mandata avanti con proroghe annuali.

Pare che ci sia un’imprecisione: l’ultima convenzione è stata sottoscritta nel 2019 con durata triennale e scadenza al 31.12.2021, poi prorogata dalla Giunta Toselli al 31.12.2022.

Per questo, insieme ai nostri uffici, il 21 aprile scorso abbiamo promulgato un avviso pubblico rivolto alle organizzazioni come ProLoco che prevedeva una convenzione di 3 anni più 3 tacitamente rinnovabili.

Promulgare un avviso pubblico non è un rinnovo di convenzione, anche se assolutamente lecito, ma è rivolto alla ricerca sul mercato di un soggetto idoneo, una procedura aperta a diversi soggetti e non solo alla Proloco di Cento.

La proposta di convenzione conteneva, tra gli altri, la gestione del Settembre Centese e un contributo economico di 235mila euro nei 6 anni, cifra che il Comune si impegnava a mettere in campo a sostegno delle spese di Pro Loco nello svolgimento delle proprie attività di promozione e animazione del territorio.

Anche qui occorre precisare quanto effettivamente avvenuto, perché nell’avviso pubblico non erano stati inclusi, senza motivo, eventi di grande successo quali la Fiera di Cento, la Corte dei Sapori, il Luna Park, lo Sbaracco, Fiori e Bimbi, lo Street Food, il Mercato della Versilia, lo Sbaracco invernale, i Mercatini natalizi, tutte situazioni che con amore, orgoglio e, ce lo lasci dire, anche con tanto successo, abbiamo sempre realizzato.

Con nostro stupore e dispiacere la Pro Loco di Cento ha autonomamente deciso di non partecipare e di conseguenza l’avviso è andato deserto. Di fatto la ProLoco di Cento, a differenza da quanto riportato in diverse sedi dal proprio Presidente, ha deciso di autoescludersi. Scelta legittima, ma che non si addossino responsabilità ad altri.

Ci preme sottolineare che Proloco Cento NON si è autoesclusa, sarebbe stato bene invece precisare che Proloco ha fatto RICORSO al Tar contro un bando ritenuto giuridicamente errato oltre che penalizzante, perché avrebbe tolto alla Proloco la gestione di gran parte dei suoi eventi senza alcuna motivazione. Occorre poi aggiungere che la mancata partecipazione di altri soggetti dimostra quanto questo bando fosse errato.

Proloco è pronta a partecipare ai bandi, purchè siano corretti e siano fatti per tutti gli eventi.

Le regole devono essere uguali per tutti!

In merito a quando riportato sempre dagli stessi rappresentanti di ProLoco su la presunta proprietà di alcuni eventi mi pare superfluo precisare che gli eventi sono patrimonio collettivo della città, e non di qualcuno in particolare.

Il Settembre Centese è stato ideato, gestito e organizzato dalla Proloco di Cento, che ne ha anche registrato il marchio, trattasi di proprietà di beni immateriali tutelata dalle leggi vigenti.

Anche altri eventi della città hanno il marchio registrato da soggetti privati e non vengono messi a bando.

I nostri eventi sono format da noi creati e gestiti, in occasione di particolari ricorrenze, che nessuno vuole togliere alla città, chiediamo solo di poter continuare a realizzarli, visto il successo riconosciuto pubblicamente anche dalla stessa amministrazione, con la possibilità di realizzarli insieme, accogliendo le eventuali migliorie suggerite.

Diverso il discorso legato alla Fiera. Essendo un’attività di significativa rilevanza economica, la Fiera non può essere messa in convenzione, ma va concessa attraverso tipi di affidamento previsti dalla normativa nazionale, che prevedono innanzitutto l’approvazione comunale del piano economico-finanziario della fiera.

Non si capisce perché abbiate richiesto ad un nostro fornitore ciò che dovevate chiedere a noi visto che nel 2022 abbiamo gestito l’evento, sapendo anche che esistono clausole di riservatezza tra cliente e fornitore.

La Fiera delle Pere invece è stata inserita nel bando degli eventi di Renazzo, il Carnevale è stato inserito nella convenzione con la Fondazione Teatro, dunque questi eventi non hanno rilevanza commerciale? Come mai per noi ciò non è stato possibile?

Per questo i nostri uffici hanno preso contatti con L’Accento Srl, società che da anni, insieme a ProLoco, si occupa della commercializzazione degli spazi fieristici chiedendo alla stessa di manifestare il proprio interesse a organizzare la Fiera 2023 mettendo a disposizione a tal proposito i dati economici delle edizioni precedenti. Dati che L’Accento Srl ha preferito non fornire rinunciando, di fatto, all’opportunità offerta dall’Amministrazione.

E’ bene ricordare che la convenzione sottoscritta nel 2019 e le sue integrazioni prevedevano espressamente la gestione della Fiera da parte della Proloco, che per realizzare l’evento si è avvalsa di fornitori, tra cui la ditta L’Accento S.r.l.

Ci risulta che L’Accento S.r.l., essendo legata da un contratto con Proloco, abbia comunicato al Comune che i dati dovevano essere richiesti a Proloco… allora richiedo: come mai in tanti mesi non ci sono mai stati chiesti?

Non ottenendo risposte adeguate e poiché è nostro preciso intento garantire il regolare svolgimento della Fiera ci siamo immediatamente rivolti al mercato con una procedura aperta e trasparente alla quale, nonostante i tempi strettissimi, sono pervenute ben 5 manifestazioni di interesse, ora in corso di valutazione, a dimostrazione del forte appeal commerciale della nostra città. Siamo sicuri che non rimarremo delusi.

Per completezza di informazione, è bene ricordare che tra le 5 manifestazioni di interesse pervenute c’è anche quella della Proloco di Cento, che ha presentato il progetto della Fiera in virtù del grande successo ottenuto nell’edizione 2022.

La Proloco non si è autoesclusa, è vero invece che ha partecipato al bando della Fiera con regolare offerta pervenuta al protocollo del Comune (prot. n. 29.437).

È stupefacente che alla volontà dimostrata dal sottoscritto e da tutta l’Amministrazione di voler collaborare per la riuscita delle iniziative sia di carattere culturale che economico si siano opposti toni inaccettabili, menzogne, reazioni scomposte e addirittura raccolte di firme quando sarebbe stato sufficiente rispondere nei termini a una procedura pubblica, presentando una regolare manifestazione di interesse e una rendicontazione economica perché, è bene ribadirlo, mentre gli operatori di Pro Loco, che non intendiamo affatto delegittimare, offrono il loro prezioso servizio come volontari, le loro attività non sono interamente autofinanziate ma supportate dalle varie Amministrazioni che si sono succedute con contributi annui, da noi previsti in 35mila euro per il primo anno e 40mila l’anno per i successivi cinque.

Abbiamo risposto nei termini a una procedura pubblica e presentato la nostra offerta per la Fiera, completa di rendicontazione economica.

Siamo a disposizione per incontri, anche pubblici, per chiarire quanto da noi affermato.

Ringraziamo le tante persone che, ogni giorno, passano in ufficio Proloco per la raccolta firme, che ricordiamo non è contro nessuno, ma solo a sostegno di quanto da noi realizzato in quasi 60 anni di attività per la nostra città.

Invitiamo inoltre il Sindaco a fare nomi e cognomi di chi ritiene abbia raccontato menzogne usando toni inaccettabili e reazioni scomposte.

Se c’è la volontà di coltivare la lite, piuttosto che di lavorare insieme per garantire alla nostra città le tradizionali manifestazioni culturali, l’Amministrazione non può più perdere ulteriore tempo.

Siamo aperti al confronto, lo abbiamo dimostrato con diversi incontri a più riprese, ma dobbiamo agire e prendere una decisione, a fronte di condizioni economiche immutate, disponibilità e soprattutto rispetto della norma.

Confermiamo che la nostra volontà è quella di realizzare i nostri eventi insieme all’amministrazione comunale, come affermato in tutte le sedi, negli articoli e nelle interviste rilasciate alla stampa.

E’ bene ricordare che Proloco Cento da gennaio ha inviato al Comune Pec ed E-mail senza ottenere risposta, dal 7 marzo attendiamo inutilmente risposte alle proposte di modifica del regolamento del Mercatino delle Cose Antiche, per il rilancio dell’evento. Purtroppo è arrivata solo una risposta di diniego alla nostra richiesta di svolgere il Settembre Centese con la motivazione che è in atto una procedura per affidare la fiera… credevamo che il Settembre durasse molto di più di 5 giornate, il nostro Settembre dava, infatti, spazio ad associazioni culturali, sportive, di danza, con l’opportunità anche di usufruire del palco per mostrare alla città il loro lavoro, dispiace vedere chiusure da parte dell’amministrazione che ci ha inviato preavviso di diniego a realizzare un evento che da 52 anni Proloco realizza e che è entrato a far parte del calendario storico degli eventi di Cento”.

Lo dico con chiarezza: di fronte ad eventuali ulteriori falsità, sarà mia intenzione tutelare il Comune e la città in tutte le sedi necessarie, per rispetto della nostra istituzione e della nostra cittadinanza.

Abbiamo solo cercato di raccontare i fatti come noi li abbiamo vissuti per difenderci da situazioni che non ci erano mai successe, con l’obiettivo di trovare una soluzione per il bene della città e poter continuare a fare i nostri eventi.

Dispiace dover dire che, così facendo, si va a far morire un’associazione di promozione del territorio retta da volontari dando un duro colpo all’associazionismo.