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PROFUGHI, LA CANDIDATA SINDACO DI TERRE DEL RENO GAIA FABRIZIA RIGHI ACCUSA: “FANNO TUTTO SENZA DI NOI. ACCOGLIERE NON SIGNIFICA SUBIRE E TACERE”

DiGiulia Borgioli

Mag 12, 2017

di Giulia Borgioli

Soltanto l’altro ieri, durante la seduta del Consiglio comunale di Cento tenutasi nella Sala dell’Identità Civica Albano Tamburini di Palazzo del Governatore, il primo cittadino centese Fabrizio Toselli, sostenuto da Cento civica-Idea in Comune, Onda Centese, Libertà per Cento, Noi Che e Gruppo misto, aveva sottolineato più volte la posizione contraria dell’amministrazione riguardo la proposta di collocamento di nuovi profughi nel capoluogo.

Un tema, quello dei profughi, protagonista in questi giorni in molte parti della provincia e sul quale si è voluta fermare anche la Candidata Sindaco di Terre del Reno, Gaia Fabrizia Righi, per sottolineare più volte il fatto che il Comune di Terre del Reno spesso non venga preso in considerazione quando si tratta di prendere decisioni a proposito dell’accogliere o meno nuovi migranti.

Questa la versione integrale del comunicato stampa ricevuto in redazione.

«Leggiamo su un quotidiano che la Provincia, a fronte degli arrivi stimati di PROFUGHI per il 2017, sta predisponendo un piano di intervento, monitorando la disponibilità di strutture idonee all’accoglienza. “Oggi i sindaci stanno facendo la loro parte – ha sostenuto in questi giorni l’Anci, l’associazione che raggruppa i Comuni italiani – , non più migranti catapultati d’imperio dai prefetti ma una distribuzione concordata con i sindaci”. Su questo argomento così sentito dalla popolazione, e sul quale quotidianamente vengo interpellata dai CITTADINI di TERRE DEL RENO – giustamente preoccupati – mi sono già espressa, condividendo nella sostanza la posizione di ANCI. Proprio in ragione del dovere di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, nonché di fare fronte ad EMERGENZE di natura sanitaria od igienica assegnato ad un Sindaco, egli ha il DIRITTO e può PRETENDERE di concordare con il Prefetto le regole: nel caso io sia chiamata a svolgere questo compito, io vorrò essere tempestivamente avvisata dal Prefetto, che dovrà fornirmi tutte le informazioni indispensabili (identità dei soggetti, paese di provenienza, tempo stimato di permanenza) affinchè io possa valutare se sussistono rischi per i miei cittadini, e affinchè io possa a mia a volta metterli al corrente delle richieste del Prefetto, in modo che non debbano subire ancora una volta ASSEGNAZIONI IMPOSTE E SENZA PREVIA COMUNICAZIONE, e di cui appunto si è avuta conoscenza solo dopo come è accaduto in un recente passato. E lo vorrò sapere anche nel caso in cui fossero i PRIVATI a fornire disponibilità di alloggi, perché non viene mai meno il compito del sindaco di prevenire od eliminare quei RISCHI per la popolazione, così come quello di operare un efficace CONTROLLO del territorio. Per concordare tutto ciò, però, occorre sedersi ad un tavolo, e far sentire la propria voce, fino a minacciare le barricate in caso di arrivi di profughi cui non venga ascoltata. Cosa che, a Terre del Reno, in questo momento cruciale ci viene NEGATA. E’ importante che tutta la popolazione lo sappia, ora che si leggono in giro suggestive dichiarazioni di principio di altri candidati, destinate a scontrarsi con la triste realtà: ovvero che in provincia ORA si stanno prendendo accordi coi sindaci, e noi, ANCORA UNA VOLTA, non ci siamo».

Gaia Fabrizia Righi
Candidato Sindaco Terre del Reno

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