Il 4 dicembre, nell’aula Leoniceno di San Rocco, esperti del Dipartimento di Sanità pubblica spiegheranno i rischi e come prevenirli
Informare per formare sul rischio Legionellosi nelle strutture socio-sanitarie e assistenziali. E’ l’obiettivo del seminario dedicato alla prevenzione della Legionellosi che si terrà il 4 dicembre 2023 nell’aula Leoniceno della Casa di comunità S. Rocco, di Corso Giovecca 203.
Appuntamento, che si svolgerà dalle 9.00 alle 12.00, che è rivolto ai gestori delle strutture socio sanitarie e assistenziali del territorio provinciale.
L’incontro è stato organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl Ferrara e diretto da Clelia De Sisti, in collaborazione con la Direzione delle Attività Socio Sanitarie guidata da Franco Romagnoni.
“Ogni anno – come spiega la direttrice del Dipartimento di Sanità pubblica Clelia De Sisti – l’Azienda Usl di Ferrara pianifica un numero variabile di sopralluoghi e campionamenti in strutture turistico ricettive e socio-sanitarie assistenziali”. Sopralluoghi che “hanno come finalità quella di verificare le condizioni di manutenzione degli impianti idrosanitari delle strutture e al contempo verificare il piano di prevenzione della Legionellosi che ogni struttura deve avere e che deve essere periodicamente revisionato” aggiunge la direttrice De Sisti.
Gli operatori della UOC di Igiene pubblica durante le verifiche nelle strutture effettueranno campionamenti su acqua calda e acqua fredda, soprattutto là dove valutano possano esserci dei ‘punti critici’ degli impianti per il rischio.
“I campioni vengono poi inviati al laboratorio ARPAE per le analisi e, sulla scorta dei referti, il Servizio chiede ai gestori di mettere in atto eventuali azioni correttive a tutela della salute pubblica” spiega la dirigente medico della UOC Igiene Pubblica Diletta Pelloni.
Il programma del seminario – con gli interventi del personale medico e tecnico AUSL – prevede, dopo un’introduzione che illustrerà il ‘batterio Legionella’, l’analisi della normativa e dei punti “a rischio” che possono essere presenti all’interno dell’impianto idrosanitario. E ancora: consentirà di acquisire gli strumenti per formulare in autonomia un sistema di verifica e il quadro degli interventi correttivi.
Il Dipartimento di sanità pubblica di Azienda Usl tiene a ribadire che il batterio Legionella, una volta che ha colonizzato gli impianti idrici di una struttura, tramite esposizione ad areosol, per nebulizzazione dalle docce, dai rubinetti, può provocare due tipi di malattia.
La prima è la febbre di Pontiac, una forma simil influenzale che generalmente si auto risolve in pochi giorni, mentre la forma più grave è una forma di polmonite che soprattutto in soggetti fragili o con altre patologie, può avere un tasso di letalità purtroppo anche abbastanza alto, variabile dal 10 al 50%.
E proprio dalla considerazione del carattere ubiquitario del microrganismo “Legionella” nasce la necessità di un attento e continuo monitoraggio, tale da garantirne l’assenza ovvero la presenza ai livelli più bassi possibili, soprattutto in strutture che ospitano persone che, in ragione della loro immuno-compromissione, sono particolarmente sensibili all’azione patogena del microrganismo.