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PREOCCUPAZIONE FCA VM: Una raccolta firme per sensibilizzare i politici ad ogni livello

DiGiuliano Monari

Gen 27, 2017

Sono tutte contenute nella lettera appello a firma Fiom Cgil le preoccupazioni dei dipendenti della VM ora FCA dopo “Le dichiarazioni di Marchionne, rilasciate a Detroit il 9  gennaio scorso relativamente il futuro delle motorizzazioni diesel  risultano a dir poco preoccupanti. Affermare che i costi di adeguamento dei motori alle nuove normative in materia di emissioni sono eccessivi, e addirittura superiori ai costi delle motorizzazioni ibride, per poi concludere che il futuro del motore diesel è a forte rischio, legittima ciò che da mesi la Fiom va dicendo e chiedendo sul tema. Le vicende poi dell’agenzia EPA negli USA relative le oltre 100mila vetture che monterebbero il V6 diesel e le richieste di verifiche del Governo tedesco su alcuni modelli sempre FCA non fanno altro che alimentare la preoccupazione per le prospettive future. Sul tema della prospettiva degli stabilimenti del gruppo FCA che, come VM, producono motori diesel si deve aprire una discussione ed un confronto. L’Azienda deve parlare con tutti i sindacati in maniera unitaria e deve considerare il confronto come elemento valoriale che può anche individuare soluzioni, prospettive, idee opportune ad affrontare il problema. Il decisionismo unilaterale difficilmente porta a soluzioni appropriate. Alle Istituzioni, i gruppi consiliari territoriali e regionali in indirizzo la Fiom chiede che si facciano carico della responsabilità che hanno nei confronti del territorio, dei lavoratori-cittadini promuovendo momenti di confronto Istituzioni-Azienda-OO.SS. Si chiede, inoltre, di farsi portatori di istanze affinchè il Governo apra un tavolo permanente sull’industria dell’auto che coinvolga le OO.SS. e le aziende interessate. In VM è attiva la cassa integrazione guadagni da quasi un anno in conseguenza, tra l’altro, degli effetti del caso diesel gate negli USA che ha coinvolto VW. La Fiom nell’esprimere forte preoccupazione  e considerando responsabile porsi il tema delle eventuali ripercussioni della vicenda EPA sull’attività lavorativa e sui livelli occupazionali, esorta Azienda e Istituzioni ad un reciproco coinvolgimento che possa vedere protagonisti anche chi prova quotidianamente a rappresentare i diritti, le condizioni e gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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