Il progetto di recupero della Pinacoteca di Cento è stato citato sulle pagine de ‘Il Giornale del Restauro e del Recupero dell’arte’, portato ad esempio in un articolo che tratta del superamento delle barriere architettoniche.
Il testo, redatto da Francesca Bond, architetto che svolge la propria attività nel campo del restauro e della conservazione dei beni storici, è intitolato ‘Musei senza barriere, miraggio o futuro prossimo?’ e analizza il tema dell’accessibilità del patrimonio culturale a tutti i tipi di utenza, con una particolare accortezza alle persone diversamente abili. Quella che viene definita «un’interessante sfida dei progetti di restauro e conservazione», poiché gli edifici ‘contenitori’ di opere d’arte sono spesso essi stessi patrimonio da tutelare per le loro caratteristiche fisico-costruttive.
«Nel caso della Pinacoteca Civica di Cento, casa di molte opere del Guercino, ancora danneggiata dal sisma del 2012 – la citazione del giornale specializzato -, già in fase preliminare è stato scelto di ampliare l’esposizione delle opere, rendendola soprattutto accessibile ai diversamente abili, superando un importante dislivello tra due corpi di fabbrica con l’ausilio di una galleria lievemente pendenziata, che diventa parte integrante del percorso museale, e di un sistema a pedana elevatrice integrato nell’installazione espositiva».
Il progetto preliminare di ripristino con miglioramento sismico, già presentato in Regione, prevede l’inserimento di un ascensore, oltre, come detto, alla sostituzione della scala attualmente presente nell’ex archivio notarile con la nuova struttura descritta nell’articolo, che consentirà il prolungamento della parte espositiva e, contestualmente, la piena accessibilità dell’intero percorso museale a tutti i visitatori.
«L’obiettivo di restituire a Cento una struttura museale di moderna concezione – afferma il sindaco Fabrizio Toselli – passa anche attraverso la necessità di superare le barriere architettoniche: un traguardo di civiltà a cui puntare, pur nel rispetto dei vincoli degli edifici».