Una data che entrerà a far parte della storia di Pieve: la realizzazione di un lungo cammino iniziato 9 anni fa, il 29 maggio 2012, quando gli allievi dell’allora scuola elementare Edmondo de Amicis uscirono guidati dalle loro maestre dopo la forte scossa di terremoto che colpì l’Emilia. Subito dopo quel giorno l’amministrazione decise di dedicare gli ampi spazi dell’ex scuola primaria alla cultura di Pieve e non solo, progettando una grande Biblioteca-Pinacoteca accogliente e moderna.
Sono inervenuti: Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, Mauro Felicori, assessore regionale alla cultura, Carlo Cipolli, presidente di Fondazione Carisbo, Luca Borsari, sindaco di Pieve di Cento, Belinda Gottardi, sindaco delegato alla cultura dell’unione Reno Galliera e Francesca Tassinari, assessore alla valorizzazione museale di Pieve di Cento.
A partire da questo giorno tutti potranno entrare e visitare le sale della nuova biblioteca, ritrovare i volumi conosciuti e scoprire cosa c’è di nuovo. Sarà il giorno in cui verrà rivelato l’allestimento della nuova Pinacoteca Civica, le nuove collezioni, le donazioni, le prestigiose opere in prestito. Inaugurata un’importante retrospettiva su Severo Pozzati, in arte Sepo – a cura di Riccardo Betti – di cui la Pinacoteca di Pieve conserva un corpus di quasi duecento opere, uno dei più consistenti al mondo.
Un progetto ambizioso Le Scuole, un luogo di oltre 4.000 mq che includerà, oltre a diverse aree espositive, spazi laboratoriali, aree studio, un auditorium, una caffetteria e spazi verdi e vedrà tra i suoi punti di forza l’accessibilità, l’attenzione alla formazione e alla ricerca, la multimedialità e l’interdisciplinarità per diventare un punto di riferimento non solo per i Pievesi ma per tutto il territorio circostante.
Le Scuole rappresenteranno inoltre il cuore del “Quartiere delle Arti” di Pieve, un’area di oltre 17.000 mq dedicata alla cultura, alla conoscenza e all’apprendimento che va dal Museo MAGI alla Casa della Musica passando per il nuovo Polo dell’infanzia “M.T. Chiodini”, per Porta Bologna e per il Museo delle Storie custodito nella Rocca. Chi ha creduto e sostenuto questo importantissimo progetto, dimostrando ancora una volta grande sensibilità verso la cultura, l’arte e il territorio, sono stati, oltre al Comune e all’Unione Reno Galliera, la Regione Emilia Romagna che ha contributo con quasi 2 milioni e mezzo di euro e Fondazione Carisbo che ha destinato al progetto euro 500.000 euro, per un importo complessivo dei lavori di quasi 6 milioni di euro