E’ stata inaugurata questo pomeriggio la nuova sede della filiale di Pieve di Cento, che ristrutturata in seguito al sisma del 2012, ritorna in piazza Andrea Costa dopo quasi 4 anni.
La cerimonia di inaugurazione è avvenuta alla presenza del Consigliere Cav. Ugo Poppi, del Direttore Generale Ivan Damiano e del Sindaco di Pieve di Cento Sergio Maccagnani.
“Il territorio di riferimento in cui opera la Cassa ha subito gravi danni a causa del terremoto, ma grazie all’operosità e alla determinazione dei suoi abitanti si è ripreso velocemente. Abbiamo deciso di ritornare in piazza perché questa è la nostra sede storica, il luogo in cui siamo diventati punto di riferimento per la città, dalle istituzioni ai cittadini – ha sottolineato il Cav. Poppi – Siamo una banca solida, come dimostrano gli ultimi dati che abbiamo rilasciato, guardiamo al futuro ma continuiamo ad investire in quello che è sempre stato il nostro territorio. ”
Il Direttore Generale Ivan Damiano, ha voluto sottolineare come la riapertura di questa filiale storica, aperta dalla Cassa nel 1930, testimoni il dinamismo e la vitalità che da sempre hanno contraddistinto l’operato della Banca.
“La riapertura di questa filiale e gli ultimi dati pubblicati – continua il Direttore di Caricento – sono la prova che, nonostante il periodo economico ancora turbolento, la Cassa ha radici salde e a differenza dei grandi gruppi bancari continua ad investire nella dimensione retail. La crescita della raccolta complessiva è inoltre il risultato del forte legame che unisce Caricento alla Clientela e a tutti i suoi Azionisti che recentemente hanno superato quota 10 mila. La Cassa è una realtà ed un interlocutore affidabile, operiamo con trasparenza e chiarezza per assicurare ai Clienti le soluzioni più adeguate alle loro esigenze.”
Caricento sta completando le operazioni di chiusura dell’esercizio di bilancio 2015 e rilascerà prossimamente una comunicazione ufficiale in merito.
La raccolta complessiva di Cassa di Risparmio di Cento cresce di 250 milioni, un aumento di circa il 6% rispetto al 2014. In ottica di massima trasparenza, la Cassa ha inoltre recentemente annunciato che non emette obbligazioni subordinate da 10 anni, in quanto titoli che prersentano un rischio maggiore per l’investitore.