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PIEVE DI CENTO: Il consiglio comunale ha approvato la proposta di donazione da parte della Famiglia Campanini della Ex Chiesa degli Scolopi – Il voto favorevole di Democratici per Pieve

DiGiuliano Monari

Lug 24, 2020

Il consiglio comunale ha approvato la proposta di donazione da parte della Famiglia Campanini della Ex Chiesa degli Scolopi. L’acquisizione era uno dei punti presentati già in campagna elettorale. Esprimiamo anche qui, pubblicamente, la nostra soddisfazione per il grandissimo risultato, in vista dell’utilizzo futuro che l’ex chiesa potrà avere.Alleghiamo di seguito il nostro intervento e la dichiarazione di voto espressa. Nella rocca di Pieve di Cento è conservata la pietra di fondazione, datata 1642, della Chiesa, del Chiostro e del Convento della Chiesa dei Padri Scolopi, a fianco della quale vi erano le aule per le Scuole Pie.La fondazione di questo complesso fu voluto fortemente dal beato Giuseppe Calasanzio di cui conserviamo due lettere originali ( in cassaforte ).Il complesso monumentale faceva parte del nuovo modo di intendere la carità cristiana dopo la riforma protestante, il Concilio di Trento e ciò che ne è conseguito.La regola principale era l’assoluta povertà dei membri della compagnia e l’insegnamento ai bambini più poveri. Nell’archivio comunale è conservata e catalogata una parte della libreria con testi anche di notevole importanza compresi gli atlanti del Coronelli.L’altare maggiore fu decorato con una pala “meravigliosa” del Guercino su commissione dei Mastellari, conti palatini di Pieve che erano protettori dell’ordine degli Scolopi: la pala, fu affidata al pittore che terminò il lavoro nel 1646.L’opera rispetta pienamente quelle che sono le istruzioni degli Scolopi: l’angelo è ritratto mentre riceve istruzioni dal Padre Eterno, vestito come un re o un imperatore, mentre la Vergine Maria è raffigurata in ginocchio, assorta in un libro di preghiere. Vi è un impressionante contrasto tra la metà inferiore della composizione, così commovente nella sua silenziosa semplicità e povertà (tema tanto caro agli Scolopi), e la metà superiore, piena di movimento, in un atmosfera quasi festiva.Per decenni e decenni le scuole Pie hanno istruito i ragazzi di Pieve alla lettura, alla scrittura e al fare di conto oltre ad aver formato decine e decine di artigiani che hanno portato avanti le nostre eccellenze artistiche fino a quasi i giorni nostri: intagliatori, liutai, falegnami, ect.L’ordine fu soppresso definitivamente alla fine degli anni ‘60 dell’ottocento e tutto il suo patrimonio diventò proprietà comunale.Nel corso degli anni crollò il campanile, si svuotarono le scuole Pie e fu distrutto il chiostro per far posto alla fabbrica attuale. All’inizio della seconda guerra mondiale la pala del Guercino, compreso l’altare e le cornici di marmo, furono trasferiti per sicurezza nel primo altare a sinistra della chiesa Collegiata, come testimonia una targa li posta, e in cambio il parroco dovette prestare alla pinacoteca civica i quattro antifonari miniati attualmente visibili nella Pinacoteca.Questo luogo è uno degli scenari più interessanti di Pieve di Cento: da testimonianza orale sappiamo che piaceva moltissimo sia a Gnudi, grande storico dell’arte, che Arcangeli, che lo ritentavano uno degli sfondi più belli del territorio.L’attuale chiesa, ex magazzino ora in stato di abbandono, è tutta a piano terra: un luogo ideale per conferenze, dibattiti, incontri per grandi gruppi (circa 200 persone), auditorium, sala per prove teatrali e studi scenografici, luogo di aggregazione, spazi con finalità sociali e altre attività che coinvolgano la cittadinanza.Con questa acquisizione si va a restituire alla comunità di Pieve uno dei luoghi più preziosi della nostra architettura religiosa.L’interno della chiesa, nelle pareti laterali, potrebbe farci trovare qualche bella sorpresa poiché sotto si possono intravedere tracce di affreschi coevi alla Chiesa che potrebbero allargarsi e farci vedere aspetti interessanti della pittura barocca di quel tempo. L’ ex Chiesa degli Scolopi oltre ad altre unità attigue divennero nel tempo di proprietà della Famiglia Campanini SLUM che si è sempre contraddistinta nel nostro Comune quale azienda per la lavorazione della canapa e affini garantendo, anche negli anni più bui per la nostra economia, posti di lavoro per tante cittadine e cittadini pievesi e di contro i pievesi hanno sempre garantito manodopera per la sopravvivenza dell’Azienda.La Famiglia Campanini inoltre ha sempre dimostrato una particolare sensibilità a grandi e piccoli progetti nonché iniziative promosse dal Comune, realizzatesi anche grazie ai loro generosi contributi. La delibera che andiamo ad approvare questa sede avente ad oggetto la donazione dell’ex Chiesa degli Scolopi da parte della Famiglia Campanini al Comune di Pieve di Cento che accetta l’acquisizione con l’obiettivo di ristrutturarla e metterla di nuovo a disposizione della collettività, dimostra ancora una volta la loro sensibilità nei confronti della Comunità Pievese. Infatti la Famiglia Campanini, che avrebbe potuto disporne liberamente e legittimamente in qualsiasi altra maniera, ha deciso invece di trasferirla gratuitamente al Comune.Per tutto ciò il Gruppo Democratici per Pieve esprime un sentito grazie alla Famiglia Campanini per aver scelto di trasferire la ex Chiesa degli Scolopi a titolo gratuito al Comune di Pieve di Cento, e un altrettanto sentito grazie al Sindaco Luca Borsari per aver voluto accettare il trasferimento con l’impegno, una volta ristrutturato, di metterlo a disposizione della Comunità Pievese.

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