Di Giuliano Monari
“Mantenere le radici ma orientarle al futuro”: con queste parole il Presidente dell’Ente agrario Aproniano Tassinari ha aperto i lavori del convegno dal titolo ““Partecipanza Agraria di Cento e percorsi di sviluppo rurale: quale direzione?”
Questa la mission della Partecipanza agraria centese che ieri, nel salone di rappresentanza della Caricento, ha presentato i risultati dell’analisi affidata a Nomisma circa il territorio agricolo dell’ente. «La Partecipanza Agraria ha un ruolo chiave. Ma serve un cambio di marcia da parte delle aziende, non sempre in linea con le richieste del nuovo scenario». È questo in sintesi il risultato dello studio affidato a Nomisma sul futuro del millenario ente centese che è stato presentato ieri nel salone della Cassa di Risparmio di Cento. Dopo i saluti istituzionali del presidente della CariCento Carlo Alberto Roncarati, del sindaco di Cento Fabrizio Toselli, il presidente della Partecipanza Agraria centese Aproniano Tassinari, alla presenza del vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, ha introdotto i lavori e la presentazione dello studio. «Il nostro obiettivo è quello di rilanciare il modello e le attività riconducibili alla Partecipanza Agraria, ad esempio, facendo leva sulle risorse umane, fisiche, produttive – ha detto Tassinari – e realizzando quei necessari processi di adattamento che le nuove condizioni competitive non consentono più di procrastinare. Infatti, in questa fase il pericolo più grande è costituito da approcci conservativi che conducono a non agire». Nello studio di Nomisma, risulta come le aziende agricole mostrino forti caratteri di debolezza e siano poco in linea con le condizioni richieste dal nuovo scenario: le superfici medie sono molto contenute, gli ordinamenti produttivi sono a basso potenziale e in grado di attivare poco lavoro, non si registrano attività di qualificazione dei prodotti e il livello di organizzazione e diversificazione è estremamente ridotto . «Il ruolo della Partecipanza – ha concluso De Castro –. dovrà essere sempre più in grado di creare le condizioni favorevoli per la nascita e lo sviluppo di attività».