“Evitiamo gli inutili allarmismi studiati al solo scopo di minare il rapporto di fiducia tra azienda Sanitaria e popolazione in questo momento strategico per la sanità provinciale – non usa mezzi termini il direttore generale dell’AUSL Claudio Vagnini – al Pronto Soccorso di Cento, come in moltissimi ospedali, sono presenti due postazioni – peraltro modulabili a seconda delle necessità – dedicati al monitoraggio dei pazienti in attesa di ricovero/dimissione.
È fondamentale chiarire – dopo gli articoli apparsi sui quotidiani locali – che nessun servizio è stato chiuso all’ospedale di Cento.
All’inizio di questa settimana si sono sommate altre assenze a quelle già in essere tra il personale infermieristico del pronto soccorso di Cento, per un totale di 5 unità.
Da qui, pertanto, la scelta di intervenire sull’organizzazione del Pronto Soccorso sospendendo in via provvisoria – per la sola giornata di giovedi 9 marzo – i due posti di osservazione temporanea. Misurache andava intesa nell’ottica di una rimodulazione interna in termini di risorse, a garanzia di assistenza diversificata senza ripercussioni ne sui tempi di attesa ne sulle tipologie di presa in carico.
La necessità di rimodulare l’organizzazione in pronto soccorso rispecchia le caratteristiche specifiche di questo servizio, ne sono un esempio i casi di massiccio afflusso di pazienti.
Contestualmente alla sospensione, ieri (giovedì 09.03.2017 ndr) la direzione ha provveduto ad attuare l’iter procedurale per l’acquisizione di prestazioni infermieristiche qualificate, permettendo così la continuità del servizio da lunedì 13, mentre già da oggi il servizio è stato riattivato ricorrendo ai regolamenti interni e grazie anche alla disponibilità del personale.