PREMESSO CHE
Le Partecipanze Agrarie rappresentano un pezzo imprescindibile della storia di questo territorio,
Che ne incarnano le più radicate tradizioni,
Che rappresentano il primo motore dell’identità centese,
Che hanno avuto un ruolo strategico nello sviluppo, evitando in questo territorio il fenomeno del latifondo e costituendo la prima base per il sorgere di una cultura di imprenditorialità diffusa,
DATO ATTO CHE
Da secoli il sistema delle Partecipanze Agrarie trasmette diritti sui terreni ai discendenti degli originari beneficiari,
Che detta successione avviene ai figli maschi,
Che il diritto si trasmette con la morte del capofamiglia,
Che il sistema delle Partecipanze mantiene una aggiornata anagrafe degli aventi diritto,
Che il titolo di “Capista” è sottoposto a revisioni e a requisiti per il mantenimento del diritto,
RITENENDO CHE
Ogni istituto che anche solo apparentemente possa essere ricondotto a forme di discriminazione di genere debba essere sottoposto a tempestiva e seria verifica
ATTESO CHE
Risulta essere stato predisposto dalla Magistratura uscente della Partecipanza Agraria di Cento una ipotesi di revisione dello Statuto che avrebbe inserito importanti e concrete aperture verso le eredi donne dei Capisti
FATTO SALVO
Il rispetto per le competenze esclusive dell’Assemblea dei Capisti delle due Partecipanze Agrarie
TUTTO’ CIO’ PREMESSO
Il Consiglio comunale di Cento
INVITA
Il sistema delle Partecipanze attive sul proprio territorio di competenza, a sottoporre a revisione quella parte del loro Statuto relativo alla trasmissibilità dei diritti, prevedendo forme di tutela e di riconoscimento anche alle discendenti donne, contemperando questa tutela con le comprensibili esigenze di salvaguardia degli Enti, anche al fine di dare un chiaro segnale di sensibilità verso queste così sentite tematiche non solo alle famiglie partecipanti, ma anche all’intera comunità Centese.
Marcella Cariani
Capogruppo PD