Alessandro Paltrinieri ispettore superiore e Riccardo Chiccoli assistente capo coordinatore Polizia Postale e della Comunicazione hanno incontrato i nostri studenti delle classi seconde per parlare di “Opportunità e rischi della rete”. Partendo dal fatto che gli adolescenti passano il 49% del loro tempo sui social, videogiochi, smartphone e schermi televisivi, i relatori hanno sottolineato gli effetti deleteri che queste pratiche hanno sulla psiche dei giovani .
I ragazzi/e sono inconsapevoli dell’utilizzo che viene fatto dei loro dati e profili personali immessi in rete e venduti ( dai giganti del web) alle aziende per realizzare una sorta di “schedatura commerciale” e profilatura, utile anche ai datori di lavoro che acquistano i dati da aziende specializzate nel settore .
I nostri ragazzi/e inconsapevolmente scaricano decine di app e accettano automaticamente le condizioni “contrattuali” mettendo così a disposizione dei proprietari dei social milioni di dati codificati e catalogati a seconda delle richieste di mercato.
Per non parlare delle insidie legate al cyberullismo, al sexting e a fantomatiche “amicizie virtuali” di dubbia identità che portano gli adolescenti in situazioni di pericolo.
E’ urgente interrogarsi sulle modalità di relazionarsi degli adolescenti sempre più connessi e incapaci di intraprendere relazioni nella vita off line. “Le modalità di comunicazione in rete sono velocissime e iper stimolanti e non ti permettono di pensare” racconta Federico Pistono imprenditore e start up dell’informatica.
“Le parole chiave sono conoscenza e consapevolezza sulle insidie della rete”, conclude l’ispettore superiore Alessandro Parltrinieri , “ senza per questo demonizzarle”.