Primi a partire gli ospiti della CRA Mantovani di Copparo
Circa 32 mila tamponi rapidi antigenici sono già a disposizione dell’Azienda Usl di Ferrara (5.000 a lettura visiva e 27.000 a lettura strumentale) con la capacità di fornire un risultato in un tempo variabile da 4 a 15 minuti. La restante parte arriverà nei prossimi giorni per un totale di 101.000 test.
I tamponi rapidi acquistati dalla Regione Emilia-Romagna, grazie alla gara indetta insieme alla regione Veneto, riescono a circoscrivere e quindi a contenere in maniera ancora più efficace e veloce la diffusione del contagio.
Nello specifico, i tamponi rapidi a lettura visiva, saranno utilizzati per gli screening nelle nelle CRA ed altre strutture socio sanitarie per gli ospiti e gli operatori sanitari, per i dipendenti dell’Azienda USL, per le persone ricoverate negli ospedali, per gli accessi in pronto soccorso, per le attività di screening e di monitoraggio di fine quarantena per i cittadini.
II tamponi rapidi a lettura strumentale, saranno invece utilizzati, nei prossimi giorni, nei presidi ospedalieri, nei punti di primo intervento ed alla Casa della Salute Cittadella S. Rocco di Ferrara. In caso di esito positivo, verrà effettuato il tampone naso-faringeo molecolare.
Prima a partire con i tamponi rapidi la CRA Mantovani di Copparo. Questa mattina lo screening è stato effettuato con i tamponi rapidi a lettura visiva. Lo screening oggi ha interessato 80 ospiti della struttura – tutti risultati negativi – e per domani sono già in programma 75 operatori della stessa struttura.
“Tra le priorità dell’Azienda USL, un monitoraggio stretto delle strutture socio – sanitarie, ora più efficace con questa tecnica – Monica Calamai, direttore Generale dell’Azienda USL di Ferrara continua poi – si è deciso di partire con la CRA Mantovani in quanto il personale era già stato formato nella tecnica di esecuzione, ed oggi ha potuto svolgere in modo adeguato la seduta, grazie anche al supporto dei Tecnici di laboratorio e degli infermieri dell’Azienda sanitaria che hanno seguito gli operatori per la metodica di lettura, per gli aspetti organizzativi, di raccolta e di trasmissione dei dati. Inoltre, mettere a punto un sistema veloce e gestito in autonomia che possa essere diffuso a tutte le strutture Socio sanitarie per le attività di screening è sicuramente un’altra nostra priorità”.
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