Il movimento “Obiettivo Cento”, inizia il suo percorso fatto di attenzione ai problemi della cittadinanza e di proposte. Il sindaco Piero Lodi poi ci offre l’occasione di parlare di un tema a noi caro, ovvero il carnevale di Cento e dell’edizione appena svolta, che ad ascoltare le sue parole è stato richiamo di folle oceaniche. Ovviamente siamo lieti che il carnevale di Cento sia l’evento folkloristico fiore all’occhiello del nostro comune, infatti da sempre esso attira un numero considerevole di persone da ogni parte d’Italia; configurandosi, oltre che come una manifestazione dall’indiscusso valore artistico e di intrattenimento, come una importantissima fonte di guadagno sia per il comune sia per i negozianti del centro storico. Nonostante questo, è il secondo anno che la sfilata dei carri avviene fuori dal centro storico (non considerando l’edizione non svoltasi nel 2014) e, con risorse limitate, si è deciso di procedere con questa edizione che definiremmo “zoppa”, soprattutto in termini di tempo tecnico per fare i carri. Constatiamo con grande felicità che avevamo ragione nel ritenere i centesi determinati e capaci di missioni impossibili, il nostro immenso grazie va infatti ai carristi che meritano tutto il nostro rispetto, per il lavoro svolto. Lodi sostiene che il merito di tutto vada alla nuova partecipata “ente territorio fiera”, ma nel farlo non spiega benissimo in cosa sia stata determinante e lo invitiamo ad essere più chiaro; non vorremmo fossero veri i dubbi di chi pensa sia stata in realtà la vera causa di ritardi. Noi di Obiettivo Cento ci sentiamo comunque in linea con la scelta dell’amministrazione di svolgere lo stesso il carnevale, anche se fuori dal centro, in quanto esso è sicuramente la manifestazione più importante del nostro comune durante l’intero anno. Ci sentiamo però vagamente perplessi riguardo le cifre di spettatori promulgate dal sindaco, che ci sembrano esagerate: eravamo presenti tutte le domeniche (soprattutto a far festa con i carristi) e il numero espresso da Lodi ci sembra alquanto sovrastimato. Ci sentiamo dunque di fare anche alcune proposte costruttive riguardo questo argomento: innanzitutto vorremmo vedere pubblicati, sul sito del comune, i dati relativi all’affluenza di ogni domenica di carnevale, in modo da decretare con dati reali il successo della manifestazione (i primi conteggi potrebbero essere sbagliati); vorremmo vedere inoltre pubblicato un comprensivo dei costi sostenuti e dei ricavi dell’ente fiera, in modo tale da dare reale senso all’ente, nato per far risparmiare e dare trasparenza alla gestione; infine, ultimo suggerimento, nel caso in cui vi sia di nuovo una giornata di pioggia con i carri che escono lo stesso, vorremmo vedere la manifestazione resa gratuita, sia come forma di rispetto che di investimento per i turisti, che sorbendosi la pioggia non hanno gradito la manifestazione. Come incentivo a farli tornare, magari si poteva non farli pagare. In bocca al lupo per l’edizione 2016!