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Mattarelli (PICCOLI AZIONISTI CRCENTO SPA): “La provincia di FERARA rischia di perdere le banche per effetti di cambiamenti legislativi e / o di mercato”

DiGiuliano Monari

Nov 18, 2015

marco mattarelli 2015La provincia di FERARA già sede di una delle banche coinvolte nel salvataggio del fondo interbancario, rischia di perdere anche le altre due per effetti di cambiamenti legislativi e / o di mercato. Infatti la fondazione CRCENTO ha sottoscritto il protocollo di intesa con il mistero dell’economia al fine di diminuire la partecipazione posseduta nella CRCENTO SPA e la banca centro Emilia sarà oggetto , come tutte le BCC , della autoriforma delle banche di credito cooperativo per cercare di accorparle in una holding nazionale . 

Sono quattro le tematiche:

  1. LE SOFFERENZE 

I comunicati stampa della CRCENTO SPA relativi alle sofferenze registrate nei bilanci della banca , il  6,8% , non chiariscono nulla . Sarebbe  utile far sapere ai soci come si compone il dato per provincia al fine di sapere se l’espansione in provincia di MO e di BO , fortemente voluta dal Direttore Damiano e dai cda , è più o meno rischiosa della nostra storica provincia di Ferrara. Ovvero se le sofferenze lorde al 31.12.2014 sono 128 milioni  di € e il 40% , cioè 51,2 milioni sono in provincia di Bologna e il 30% cioè 38,4 milioni sono in provincia di Modena , quanti sono i prestiti in queste due provincie ? La ritrosia a fornire tale dato, già chiesto anche nel 2012, ci fa supporre che l’espansione nella due provincie predilette dal direttore Damiano e dal vice Turci, in quanto provenienti rispettivamente da Bologna e Modena siano deludenti, a dire poco. 

2 . AUMENTO DI CAPITALE .

Continuano i ” rumors” di mercato in merito alla necessità di un aumento di capitale. Gli ultimi comunicati della banca al riguardo hanno smentito seccamente tale ipotesi ma la voce continua a circolare e per i soci sarebbe senza dubbio uno svilimento del prezzo della azione , oggi stratosferico e comunque illiquida. Servono mesi per vendere poche decine di azioni e il meccanismo di vendita e’ farraginoso. Cresce l’ansia fra i nostri associati. 

  1. DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE  MARTINELLI .

Su questo punto l’associazione ha già scritto lettere raccomandate alle autorità monetarie ( BANCA d’ITALIA  E CONSOB ), alla FONDAZIONE e al MINISTERO dell’ECONOMIA esponendo tutta la propria preoccupazione in un articolato esposto sui dubbi relativi a quella dimissione ed alla posizione bancaria connessa. Siamo fortemente perplessi sia sulle modalità che sulle motivazioni che hanno condotto a tale presa di posizione. Ci pare argomento di rilievo assoluto. 

  1. PROTOCOLLO DI INTESA DELLA FONDAZIONE .

La nostra Fondazione ha firmato il protocollo di intesa con il ministero delle economia che prevede all’articolo. 2 punto 4 che il patrimonio non può essere impiegato in esposizioni verso un singolo soggetto per ammontare complessivo superiore a un terzo del totale dell’attivo dello stato patrimoniale della fondazione valutando al “fair value” esposizioni e componenti dell’attivo patrimoniale . Ciò dovrà avvenire entro il 22/4/2020, il piano di cessione dovrà essere presentato entro il 22/4/2016 . Voci di mercato parlano di accordo già trovato con partner finanziari e/o bancari ma nulla di concreto. Se ciò accadesse senza coinvolgere anche i piccoli azionisti potrebbe comportare una  forte perdita di valore per le azioni possedute dai nostri soci i quali non verrebbero garantiti dalla ” par condicio ” fra soci. 

Il consiglio fortemente preoccupato per i temi sopra menzionati auspica una trasparenza assoluta ed una dialettica societaria, al momento totalmente assente, più ampia e coinvolgente e invita gli organi aziendali al confronto. 

Per il consiglio direttivo 

Il presidente 

Marco MATTARELLI 

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