di Mariarita Atti.
Cento – Teatro Pandurera. Un pubblico particolarmente emozionato ha applaudito con calore l’attore Mario Perrotta che Venerdì 16 dicembre, sul palcoscenico della Pandurera, ha portato in scena “Milite Ignoto. Quindicidiciotto – La follia della grande guerra secondo Perrotta”, tratto da “Avanti sempre “ di Nicola Maranesi e da “La Grande Guerra, i diari raccontano”, progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi.
Testo scritto ed interpretato dallo stesso Perrotta che, per tutta la durata dello spettacolo, recita seduto su un ammasso di sacchi, a ricordare le trincee di guerra, in un crescendo di circostanze, fatti, emozioni e riflessioni che hanno portato lo spettatore a condividere l’intensità dell’evento bellico vissuto dai diversi personaggi rappresentati .
Perrotta racconta infatti non solo la storia della grande Guerra, ma, attraverso il punto di vista dei più deboli e dai racconti dei sopravvissuti, conduce la platea nell’atmosfera cupa e disperata delle trincee; il suo volto si trasforma in quello di coloro che sono stati mandati allo sbaraglio, e la sua voce in quell’insieme di dialetti diversi, tracciando la cultura dei militi provenienti dalle varie parti d’Italia, uniti e mescolati in una lingua nuova, riproducendo rumori ed esplosioni e mimando gli scoppi con le braccia.
“Milite Ignoto” racconta il primo vero momento di unità nazionale”, dice Perrotta, “E’ infatti nelle trincee di sangue e fango che gli italiani si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta”, a combattere e morire senza sapere “per cosa son morto”.
Nella frase “Sono tutti e nessuno, sono il milite ignoto”, è racchiuso il senso dell’opera in un teatro che, per Perrotta, “deve raccontare storie e indurre alla riflessione” per portare luce sulla grande storia e su quello che, anche ora, a cento anni di distanza, viviamo quotidianamente
Lo spettacolo teatrale, per la sua valenza storica e civile è stato scelto da Radio 3 Rai per il Centenario della Grande Guerra e finalista al Premio Ubu 2015 come migliore novità italiana, ottenendo anche un riconoscimento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Intervista di Mariarita Atti
Fotografie, riprese e montaggio di Giuliano Monari