Prosegue l’odissea della Manifatture Bonzagni. Dopo il fallimento della società ad inizio 2015, ma con l’attività proseguita con la nuova società per circa due anni e mezzo, si è arrivati al nuovo fallimento del 26 aprile 2017, decretato dal Tribunale di Brescia (sede legale della società) per un’istanza di fallimento in proprio presentata dall’Amministratore Delegato, a fronte di un contrasto per assolvere al debito con la Curatela della precedente società che aveva messo all’asta gli impianti produttivi. Con la nomina del Curatore fallimentare della seconda società, si è ricercato in questi giorni un confronto per valutare una possibile soluzione che consentisse il proseguo dell’attività produttiva in attesa e nella speranza che subentrassero nuovi soggetti interessati all’acquisizione dell’azienda. Ad oggi però, con l’attività ferma da fine Aprile, questa attesa sta facendo disperdere il portafoglio clienti con il rischio quindi di una azienda non più appetibile nonostante che, in questi giorni, ci siano state alcune manifestazioni di interresse da parte di potenziali acquirenti. Come sempre, come Femca Cisl, non si vuole ricercare capri espiatori rispetto ad una situazione dove sicuramente errori sono stati svolti da tutti i soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti in questi tre anni, ma sicuramente è anche vero che la priorità di assicurare il mantenimento di circa trenta posti di lavoro in un’azienda riconosciuta anche a livello internazionale per la qualità dei suoi prodotti, a volte è stata messa ed è ancora messa in secondo piano. Per questi motivi, dopo la nostra richiesta di un Tavolo provinciale che in quell’occasione ha visto, per quanto poi si sia arrivati al fallimento, l’impegno della Provincia, ora la vertenza della Bonzagni la stiamo portando a livello istituzionale regionale. E’ assurdo riempirci la bocca sostenendo tutti all’unisono che il lavoro va salvaguardato, quando poi, i fatti non seguono le parole … anzi.
Femca Cisl Ferrara
