Nel visionare le foto che ritraggono gli operai di CMV mentre rasano quelle giungle che erano diventate le scuole Pascoli, ci siamo accorti di un dettaglio che Carlo Verdone definirebbe “paranormale”. Pare infatti che sulla testa di quei poveri operai siano spariti i caschi di protezione antinfortunistica, obbligatori quando si lavora nelle zone a rischio crolli. Prendiamo inoltre in considerazione le seguenti affermazioni: Greghi dichiara che le pascoli sono zona rossa e quindi inaccessibile; Davide Gilli (a capo della CMV) dichiara che l’anno scorso per lo stesso lavoro si è utilizzato un robot tagliaerba teleguidato; Piero Lodi, infine, dichiara a mezzo facebook che si tratta di normale manutenzione .
Consci che in casa PD le correnti di pensiero siano all’ordine del giorno, suggeriamo di fare chiarezza, anche perché esistono già esposti alla procura che limiterebbero di molto i reali danni delle Pascoli.
Nel frattempo ci domandiamo: perché fare lavorare gli operai senza i mezzi di sicurezza necessari? E se l’anno scorso si è usato un robot e quest’anno delle persone, cosa è cambiato all’interno? Chiediamo a Lodi di risponderci a mezzo stampa e non su Facebook, anche se capiamo che dopo la figuraccia di Greghi d’ora in poi vogliano essere più prudenti.
Giovanni Borsari, addetto stampa obiettivo cento