Cittadino tunisino entrato illegalmente in Italia nel 2008 e allontanato dal territorio nazionale nel 2018 con provvedimento di espulsione , emesso dal Prefetto di Milano nell’anno 2014, e nonostante il divieto di reingresso nel territorio nazionale, previa speciale autorizzazione del Ministero dell’Interno, lo stesso ne faceva rientro e per tale motivo a seguito di un controllo di polizia veniva tratto in arresto in data 15 marzo 2019 da personale UPGPS e successivamente recluso presso la locale Casa Circondariale di Ferrara.
Il predetto annovera numerose condanne per cessione illecita di sostanze stupefacenti, porto di armi , lesioni, con recidiva, annovera altresì precedenti di Polizia per tentato omicidio, minaccia e resistenza a P.U., evasione e altro ancora. In data 08 marzo 2020, durante la sua permanenza all’interno dalla Casa Circondariale, si è reso promotore del focolaio di protesta sfociata poi in rivolta fortunatamente senza conseguenze grazie alla mediazione del Questore che ha convinto i detenuti a rientrare nelle rispettive celle.
Nei confronti del tunisino debitamente identificato dal Consolato della Tunisia di Genova, attesa la pericolosità sociale, è stato emesso decreto di espulsione ex art 13 co.2 lett. c D.Lgs. 286/98. Al momento non essendo stato possibile dare esecuzione al provvedimento con accompagnamento alla frontiera causa blocco imbarchi navali e aerei diretti per la Tunisia, è stato accompagnato presso il CPR ( centro di permanenza per il rimpatrio) di Torino, da dove verrà successivamente imbarcato su un volo charter per Tunisi.