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“L’importanza di chiamarsi Ernesto” chiude il Cartellone Prosa del Borgatti

DiGiuliano Monari

Apr 10, 2014

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Foto Lucio Russo

Martedì 8 aprile con “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, scritto da Oscar Wilde e portato in scena in questo allestimento da Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e Lucia Poli. Con la piéce si è concluso il cartellone di Prosa della Stagione 2014 della Fondazione Teatro Borgatti. Nel parlare del suo spettacolo Geppy Gleijeses fa notare come nella casa di Algernon campeggi “un martirio di San Sebastiano di Guido Reni, un meraviglioso esempio di estetica trafitta dai dardi del destino. Come un destino crudele trafisse Oscar Wilde. E il suo personaggio, quello a cui egli affida le sue battute più pungenti e geniali, è Algernon, lo specchio del suo autore. E Algernon è interpretato qui da Marianella Bargilli, attrice deliziosa e androgina, con capello corto e riccioli ribelli, proprio come Alfred Douglas, l’uomomarianella bargilli lucia poli geppy gleijeses per cui Wilde perse la testa, poi l’onore e infine la vita”. Molto interessante l’incontro informale con gli artisti avvenuto alle 19 all’interno della Pandurera e condotto da Giuliano Monari.

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