Notiamo subito il compenso amministratori: circa 54.200€ ripartiti fra il presidente ( 19.967€ ed le due consigliere circa 17.115€ annui a ciascuna ) . Essendo un cda di natura POLITICA chiaro che essi RIDANO quando fotografati . Rileviamo subito a pagina 2/43 della relazione sulla gestione : “ Si segnala che in adempimento alla deliberazione di assemblea del 15 luglio 2019 è stato costituito un gruppo di lavoro coordinato dal dott. Marco Castellani – Dottore Commercialista e Revisore Legale di Ravenna e alcuni dirigenti tecnici e finanziari dei comuni (dott.ssa Sabrina Cavallini – comune di Bondeno indicata dai comuni del bacino ovest; Riccardo Natali – comune di Portomaggiore indicato dai comuni del bacino est; Cristina Zandonini del comune di Comacchio indicata dal comune di Comacchio) soci che ha avuto come obiettivi quello di effettuare un approfondimento tecnico, economico e finanziario, con valutazione sull’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti. “ OVVIAMENTE IL SINDACO TOSELLI NON HA INDICATO NESSUNO PER IL COMUNE DI CENTO . In merito poi alla eterna problematica della discarica di molino boschetti , rileviamo in relazione quanto segue : “Tuttavia, ad oggi, l’azienda non ha potuto prendere in carico effettivamente l’attività di gestione post-operativa dell’impianto di discarica, in quanto sono presenti alcune criticità che devono essere risolte dal precedente affidatario (Comune di Cento), comprese opere provvisionali indispensabili alla succitata presa in carico della discarica “ . OVVIAMENTE IL SINDACO TOSELLI NON HA RISOLTO LE CRITICITÀ.
In merito alle tariffe TARI la relazione evidenzia che per il comune di cento la prostergazione dei costi è di 920.839€ ( pag.8/43) e che “ Tali postergazioni fanno emergere squilibri di carattere finanziario dovuti al fatto che ai ricavi di competenza non corrispondono fatture emesse (e incassate) verso gli utenti. A partire dal 2018, infatti, è stato strutturato un modello che prevede che i PEF evidenzino la copertura dei costi del servizio da scaricare nella TARI, entro i seguenti limiti: – cut off del 3,5 % nel 2018 rispetto all’anno precedente; – invarianza tariffaria nel 2019 rispetto all’anno precedente; – cut off del 6,0 % nel 2020 rispetto all’anno precedente; – cut off del 6,0 % nel 2021 rispetto all’anno precedente; – cut off del 6,0 % nel 2022 rispetto all’anno precedente; – cut off del 5,5 % nel 2023 rispetto all’anno precedente; Tale modello è sorpassato e la tariffa armonizzata dalle delibere ARERA. In conseguenza di tale deliberazione assembleare collegata alla condizione di postergazione delle somme dovute, anno per anno, nella simulazione effettuata si è calcolato l’interesse semplice, sulle singole annualità, dovute da ciascun comune per l’importo postergato, in relazione al numero di rate previste, di volta in volta per la sua restituzione, ad un tasso del 5% (in linea con gli attuali costi delle anticipazioni bancarie), PER IL COMUNE DI CENTO COMPORTA UN ONERE DI 330.210€ fino al 2022 compreso . OVVERO NON AUMENTANO LE TARIFFE MA PAGHEREMO Comunque negli interessi il loro mancato aumento .
Per l’immobile in affitto da CMV SERVIZI SRL a pagina 14 rileviamo che “ Relativamente al bacino di Cento, è stata attivata a partire dal mese di luglio l’esternalizzazione del servizio, ciò comportando la necessità di riorganizzare il personale anche non operativo sulle diverse sedi aziendali e con cessazione della locazione della sede di Cento alla scadenza del contratto di locazione.” Ciò comporterà dei problemi per il bilancio della CMV servizi Srl nel 2020 . Inoltre In questo esercizio vengono portati a perdita i crediti relativi all’anno 2013 (€ 1.396 mila) e 2014 (€ 1.436 mila) per i clienti dei bacini est e Comacchio per un totale complessivo di € 2.832 mila, utilizzando interamente il fondo svalutazione crediti accantonato al 31/12/2018 e portando a perdita la differenza di € 1.413 mila.
Passiamo ora alla analisi del BILANCIO CONTABILE. SITUAZIONE PATRIMONIALE . ATTIVO. Il totale del attivo è di 42,7 milioni . Le voci principali sono : Immobilizzazioni ( impianti , macchinari , immobili ) per 13,14 milioni , 24,2 milioni di crediti verso clienti ( i cittadini e le imprese servite da Clara ) , 2,9 milioni di liquidità in banca ( erano 3,6 nel 2018 ). PASSIVO. Il passivo di 42,7 milioni ha come voci principali : Patrimonio netto per 2,9 milioni , debiti totali per 38 milioni così ripartiti : 11,2 milioni con banche , 19,5 milioni con fornitori , 4,5 milioni tributari , 3,5 altri . Si noti che i debiti sono per 33 a breve termine , cioè in gergo di bilancio entro l’esercizio ( 12 mesi ) . Questa suddivisone dello stato patrimoniale ci consente di affermare che : Il CCN ( capitale circolante netto ) è negativo per oltre 6 milioni . Il LEVERAGE è quasi 15 ovvero la società è DEBOLE PATRIMONIALMENTE; Inoltre dalla lettura della relazione sulla gestione notiamo anche il seguente andamento dei debiti : 2014 = 21,052 milioni ; 2015 = 20,658 ; 2016 = 22,643 ; 2017 = 35,950 ; 2018 = 41,011 milioni, 2019 = 38,055 milioni Ovvero la nascita di CLARA SPA con la fusione delle società AREA SPA E CMV RACCOLTA SRL ha visto un crescendo di debiti fino al quasi raddoppio degli stessi , con un leggero calo nel 2019. Al crescendo dei debiti , non è corrisposto un analogo incremento degli investimenti , ovvero delle immobilizzazioni , passati da 10,961 milioni del 2014 ai 14,2 milioni del 2018 ed ai 13,140 milioni nel 2019 . Quindi un aumento dei debiti per 17 milioni contro un aumento degli investimenti per 2,179 milioni .CONTO ECONOMICO. I ricavi complessivi , tenuto conto dei contributi in conto esercizio ammontano a 52,927 milioni di euro . I costi della produzione sono 52,161 milioni generando perciò un reddito operativo di 766.433 euro (934.000 euro nel 2018 ) . Si mette in evidenza che i ricavi sono passati da 36.243 milioni del 2014 ai 52,927 del 2019 , anno pieno della post fusione con cmv raccolta ed in tale quinquennio il costo degli oneri finanziari netto è passato da 218.000€ a 647.000 € a conferma del già menzionato aumento dei debiti ( da 21,052 milioni a 38,055 milioni) . Il costo unitario del personale è di 41.878 € , complessivamente 17,421 milioni , sceso a 416 dipendenti per via della esternalizzazione del servizio su cento ( 18,369 milioni per 437 dipendenti nel 2018 , 430 del 2017 ) , perciò c’è stata un incremento più che proporzionale del costo unitario del personale . Dal conto economico possiamo evidenziare che gli indicatori di redditività , ovvero il ROI ( ovvero il rapporto fra il reddito operativo lordo / totale del attivo) è insufficiente a coprire il costo dei mezzi di terzi perciò la società non apparirebbe in grado di sostenere il debito nel futuro ( 3,04% contro 5,89% anche se il rapporto OF / fatturato è basso pari al 1,29% ) , mentre il ROE ( rapporto fra reddito netto e patrimonio netto ) Risulta inferiore al 1% – 0,64% ) Ciò significa che la società non è profittevole anche se apparentemente in utile. ALTRI DATI. Da una valutazione delle aree di intervento di CLARA SPA sembra che le tariffe medie del distretto ovest , cioè quello di CENTO , siamo più alte rispetto alla media complessiva dei distretti serviti , che coprono una popolazione di circa 191.532 soggetti pari a 322.497 equivalenti. La gestione degli INSOLUTI sembra poco efficiente , il consiglio di amministrazione costa 54.200€ annui ed il collegio sindacale 56.000€ annui . Il sindaco TOSELLI ha confermato per CENTO nel cda di CLARA SPA la signora Mary Luppino . CONSIDERAZIONI FINALI . Ho sempre sostenuto che il progetto CLARA SPA era poco efficiente , nato sostanzialmente per legge ( obblighi ATERSIR ) in ambienti PD , voluto dal ex sindaco LODI ma perseguito da TOSELLI senza incidere in alcun modo evidente , salvo confermare in cda la signora Luppino . Ho affermato per iscritto ciò in tre occasioni : Commissione ambiente 12/9/18 e 11/4/2018 , capigruppo del 30/8/2018 . Ho scritto e affermato anche ai dirigenti che l’organizzazione, la debolezza del impianto finanziario rendevano CLARA SPA debole strutturalmente e che questo avrebbe comportato TARIFFE PIÙ CARE per gli utenti . Tutto ciò Si sta verificando e al momento nessuna variazione di direzione appare all’orizzonte , i disservizi sembrano aumentare ed i costi a carico degli utenti pure . La silente città di CENTO continua ad essere sodomizzata , inchinandosi . MARCO MATTARELLI CAPOGRUPPO LIBERTÀ PER CENTO
Grazie per aver letto questo articolo…
Dal 23 gennaio 1996 areacentese offre una informazione indipendente ai suoi lettori.. Ora la crisi che deriva dalla pandemia Coronavirus coinvolge di rimando anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, non è più sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di persone che ci leggono ogni giorno, e che ringraziamo, può diventare fondamentale.
Clicca su questo link
per effettuare una donazione, grazie! https://www.gofundme.com/f/sostieni-areacentese-giornale-online-di-cento