5 consultori su 7 della Consulta di Casumaro si battono oramai da troppi mesi perché il centro prelievi della frazione rimanga in paese e non venga spedito a km dal centro abitato in un ex fabbrica dismessa.
Per mesi la loro richiesta era caduta semplicemente nel vuoto: “messi in minoranza” dalla minoranza della Consulta (la Presidente e un solo fedelissimo) e ignorati dall’Amministrazione comunale.
Da qui la loro decisione di scrivere ai Capigruppo consiliari per chiedere all’Assemblea aiuto nel sostenere i diritti sacrosanti di una frazione di vedere tutelati anziani e fasce più deboli e attività del centro. Mantenere in centro il punto prelievi è infatti una risposta fondamentale per la popolazione anziana e concorre a tenere viva la frazione.
Come gruppo PD abbiamo subito condiviso questa Battaglia e l’abbiamo fatta nostra. Non è stato semplice perché il muro di gomma del Sindaco Toselli è difficile da penetrare.
Abbiamo però proposto una soluzione alternativa, i locali dell’ex Banca del paese (vuoti e adatti per dimensioni e struttura) e ottenuto il sopralluogo dell’ASL che ha confermato quanto era ovvio: con poche migliaia di euro di lavori questo spazio sarà perfetto. Ora arriva anche uno sponsor grazie alla generosità della nostra gente e al lavoro dei 5 consultori che qualcuno, incomprensibilmente, si ostina a chiamare “dissidenti”. Io preferisco chiamarli “consultori di buon senso”.
Di seguito la LETTERA APERTA dei “consultori di buon senso” al Sindaco: una lettera che qualunque persona di buon senso non può che sottoscrivere.
Piero Lodi
Capogruppo
Gruppo consiliare
Partito Democratico
Cento
LETTERA APERTA:
La soluzione ex banca per il punto prelievi è preziosa per Casumaro e grazie ad uno sponsor è ora ancora più concreta
E’ una richiesta fortissima, quasi una preghiera quella che noi 5 componenti la Consulta di Casumaro rivolgiamo al Sindaco. Una preghiera perché accolga la proposta di collocare il punto prelievi temporaneo nei locali dell’ex banca.
Noi 5 consultori (su 7 totali) sottolineiamo il fatto che questa soluzione rappresenta una risposta importantissima sia alle esigenze della popolazione più anziana e più fragile sia all’obiettivo di mantenere vivo il centro del paese dando anche un sostegno indiretto alle attività locali già così duramente provate.
Il tema dei costi (che appaiono comunque trascurabili) per l’allestimento dei locali così come da indicazioni dell’ASL, non può essere posto sullo stesso piano degli evidenti benefici in tema di fruibilità ed accessibilità.
Abbiamo comunque il piacere di annunciare una buona notizia: in frazione si è fatto avanti un soggetto che si propone come “sponsor” per i costi di allestimento.
Se la Cassa di Risparmio di Cento potrà mettere a disposizione le vecchie pareti attrezzate rimosse, i costi per l’istallazione e per le finiture necessarie troveranno copertura nella generosità di un soggetto che si è già detto disponibile.
Come consultori facciamo poi nostra la sollecitazione emersa dalle parole del Consigliere Marco Petazzoni durante la recente riunione della III Commissione: è opportuno che ciascuno si rimbocchi le maniche per favorire questa soluzione.
Anche noi siamo pronti a farlo e siamo certi che tanti Casumaresi si offrirebbero.
Non mancheranno persone disposte a collaborare nell’imbiancatura o in altre attività, a cominciare dalle pulizie.
Il nostro ringraziamento va intanto al Capogruppo del Pd Piero Lodi che ha sostenuto la richiesta della frazione di mantenere in centro il punto prelievi e che ha fatto la proposta dell’ex banca. Ringraziamo anche i Capigruppo Mattarelli e Petazzoni che questa proposta hanno sostenuto.
Signor Sindaco, ci consenta di ribadire che non abbiamo alcuna volontà di contrapposizione rispetto alla Sua Amministrazione: nessuna volontà polemica né chiave di lettura politica.
Ci troverà, ad esempio, al suo fianco al pari dell’intero Consiglio comunale, nella battaglia per la tutela della scuola di Reno Centese.
Così come abbiamo sempre collaborato con il Comune in tutte le proposte ricevute in questi anni.
Il nostro è un impegno dettato unicamente dalla volontà di tutelare un servizio prezioso per il paese che, se ci sono le condizioni, deve rimanere in piazza o zone limitrofe. E le condizioni crediamo ci siano.
Il cinque consultori che qualcuno definisce “dissidenti”