“ CENTO E’ DIVENTATA MIGLIORE”
Quali sono gli elementi che fanno affermare al nostro Sindaco che Cento sia diventata migliore?
Mi chiedo da quale punto di vista, distanza o posizione privilegiata si possa godere di questa visione.
Mi guardo attorno proprio nel Centro Storico dove vivo da sempre: diverse persone lo
definiscono inappetibile non più quel punto di riferimento commerciale e di iniziative che
poteva attrarre fino ad alcuni anni fa.
L’inappetenza che le persone trovano in Cento è sicuramente determinata in primo luogo dal buio delle vetrine che di questo passo anticiperanno altre vetrine spente con un cartello di “speranza”: Affittasi ! Questa mia riflessione mi fa ricordare un passo del Manzoni dove “scendeva dalla soglia d’uno di quegli usci…. ecc” la madre di Cecilia consegna la bambina al monatto e specifica : oggi ti affido la bambina, domani verrete a prendere anche me.
La cuasa di ciò, in quel tempo, era la peste a Milano… oggi il terremoto e la crisi economica a Cento.
Abbiamo avuto transenne ingombranti (Teatro- Chiesa di S.Filippo) inspiegabilmente ridimensionate in occasione di”forza maggiore” ( Carnevale ) ; E’ venuta meno la ragione per la
quale sono state predisposte? E’ stato “aggiustato” tutto oppure togliere le transenne è sinonimo di togliere il problema? Stiamo tutti meglio perché non ci proviamo la febbre?
Per lo più gli spazi oltre le transenne sono oggi sporchi e disordinati, impera il cattivo gusto dei contenitori colorati ai quali appendere (orribile agli occhi) i sacchi con le immondizie visibili , senz’altro più adatti ad una stazione ferroviaria che ad un ex “salotto” di centro storico.
In certi orari poi il centro storico è invaso da contenitori di diverse fogge, sacchi di immondizia con turni di raccolta differenziati a seconda se i rifiuti sono prodotti da utenze private o commerciali col risultato che, quando transita il mezzo di CMV, ha al seguito qualche utente disperato con in mano la colpevole “sportina” dei rifiuti …..immancabilmente del colore sbagliato.
Più inquetante la situazione nella quale gli utenti preoccupati si incaricano di predisporre le trappole
per i topi nelle serate in cui abbandonano i contenitori dell’umido . E qui il paragone con la peste di Milano ritorna .
Poi arriva la sera, a volte mi attardo , percorro la strada verso casa le serrande sono tutte chiuse tranne una o due gelaterie e, solo di martedì, il bar di turno che crea una isola di vita, per il resto nulla e silenzio e qualora incontro voci l’amara sensazione di essere straniero in casa mia.
Ho avuto occasione di frequentare paesi realmente cosmopoliti ma non ho mai provato questa avvilente percezione perché partecipavo ad una quotidianità aperta e senza ghetti .
Senz’altro ci sono state iniziative che potevano avere l’intento di “vivacizzare”il Centro storico vedi ad esempio, ultime, il centenario della nascita di Ferruccio Lamborghini o il “Cibus”
di certo l’attenzione per le auto ha portato pubblico ma, come tutte le manifestazioni ”spot”, hanno vissuto solamente per se stesse cioè non è stata attivata nessuna concertazione che estendesse l’iniziativa a tutte le attività commerciali, così che l’attenzione si riversasse anche su ogni altra attività, non solo su bar e gelaterie. Non vorrei sembrare un ingrato, non capace di capire gli sforzi di una amministrazione, credo, per esperienza,,che non si possa avere la coscienza tranquilla solamente perché il centro si è popolato per 2 ore . La gente infatti ha voglia di vivere il centro il commercio desidera che il centro viva tant’è che, se si facesse il “festival della pantofola” correrebbero ugualmente non è quindi questione di “cosa” ma di “come” si fa.
Come si può affermare quindi che Cento sia diventata migliore?
Ditemi dove proiettano questo bellissimo film.
Giorgio Zecchi