Lettera in Redazione:
Davvero bella la decisione dell’Amministrazione Comunale di Cento con la partecipazione straordinaria di Cmv!
Il cittadino si trova l’obbligo della Raccolta Differenziata dovendo necessariamente modificare i propri ritmi e le proprie abitudini di vita. Ovunque questo sistema venga messo in atto, il cittadino sa che non può più gettare i rifiuti dove e quando vuole, ma deve tenere in casa un certo numero di rifiuti separati in vari sacchetti o contenitori rigidi i quali verranno sgomberati nei vari giorni e nelle varie frazioni del comune. Lo smaltimento meno simpatico, ovviamente, è quello dell’ organico e degli scarti alimentari ma soprattutto : la situazione risulta essere meno simpatica al momento in cui questi contenitori vengono esposti fuori, di notte con topi, gatti, cani che magari buttano a terra il contenitore, spaccano il sacco di plastica e spargono tutto in giro (per non parlare del vento o della tempesta che spazza via qualsiasi cosa) Provate a immaginare cosa succede in una famiglia di 4 o 5 persone che produce una quantità di rifiuti organici ben superiore, e deve tenerla in casa per 2 o 3 giorni. Se si é fortunati ad avere una casa con balcone le cose sono più facili, nei casi in cui invece la casa non abbia balconi evidentemente ci troviamo in condizioni di disagio se non di potenziale pericolo infettivo. Odori sgradevoli, formazione di percolati dalle parti umide, non sono da sottovalutare per il fastidio che provocano. Teniamo conto, inoltre, che avendo in casa sacchetti o contenitori per 4 o 5 frazioni differenti troviamo ad affrontare anche un problema di spazio. E vogliamo considerare l’”Enciclopedia”(ci vuole coraggio a chiamarla così con tutto il rispetto per la cultura ecologista) della spazzatura… l’amministrazione comunale forse non si rende conto che il paese è formato anche da anziani e di gente che, nel minore dei casi non sa riconoscere un prodotto in pp, pet o pvc, nel peggiore dei casi invece ci saranno centinaia di sacchetti di spazzatura riciclabile che diventeranno non riciclabile. Il cittadino che si sforza di differenziare vede che poi non c’ é un seguito che dà coerenza e senso al proprio sacrificio, e si troverà disincentivato a partecipare alla filiera. Si basa tutto attorno alla parola “disagio”, disagi su disagi. Infine, l’isola ecologica che non ha apertura pomeridiana crea un disservizio al cittadino che lavora alla mattina. Dulcis in fundo la scorta di sacchetti rosa per un anno che se non bastano li devi comprare.
Troppo bravi questi amministratori (inutili e incapaci).
Antonino Barbagallo