Per l’Unione Europea perplessità e incongruenze sull’autostrada Cispadana. Così da Bruxelles, la presidente della commissione per le petizioni del Parlamento Europeo Cecilia Wikstrom scrive all’assessore regionale Paola Gazzolo. Dopo aver esaminato le petizioni presentate da Luca Ferioli (Cento), Cinzia Vaccari (Sant’Agostino) e Benvenuto Razzaboni (Movimento 5 Stelle Mirandola), nel «condividere le preoccupazioni dei cittadini sulla mancanza di una valutazione complessiva degli effetti cumulativi dell’opera e sulle perplessità espresse sulla coerenza della procedura di Via», gli eurodeputati hanno deciso di «tenere aperte le petizioni perché sono emerse sia incongruenze sul fondamento economico dell’infrastruttura, sia il rischio di possibili violazioni della direttiva». La Wikstrom inoltre, definisce come giustificabili gli allarmi sulla qualità dell’aria sollevati dai firmatari, e l’autostrada poi risulta essere «un’opera che non risponderebbe più alla richiesta di mobilità sul territorio della popolazione interessata, mentre c’è un pericolo di danni permanenti alle specie faunistiche». Per questo, la presidente della Commissione per le petizioni chiede alla Gazzolo di «intervenire affinché si possa scongiurare il perdurarsi degli effetti enunciati, con danni irreversibili su salute e ambiente». Ad accogliere con soddisfazione la notizia della lettera, il Coordinamento cispadano No autostrada col portavoce Silvano Tagliavini: «Un risultato importante a riprova che il progetto autostrada è scelta anacronistica e incoerente, sia in termini di trasporto sia di tutela contro l’inquinamento. Ora la Regione rifletta sull’opera, anche in vista della discussione sul Prit dei prossimi mesi».