Gentile Direttore,
Un bel giorno .. anzi un brutto giorno …
Scrivo in merito ad una contravvenzione avvenuta da parte del reparto volontario di polizia provinciale di Renazzo FE nei miei confronti in data 3/11/2024.
Tale giorno in compagnia di un mio amico vicino di casa, abbiamo deciso di andare a pescare per passatempo nei canali nelle vicinanze della mia abitazione. Siamo andati precisamente in via canale, dove eravamo in procinto di lasciare le nostre biciclette ancora con le nostre due canne da pesca ancora in mano. Nel Frattempo si recava verso di noi un’auto di colore bianco con all’interno due persone vestite da poliziotti dicendoci che in quel posto non potevamo pescare in quanto ci fosse un ponte e quindi vietato esercitare. Sottolineo che noi non avevamo ancora iniziato a pescare , e che comunque non sapevamo che non si potesse anche perché nella zona non è presente alcun cartello di divieto, sprovvisto anche sul ponte stesso.
I due accertatori volontari, hanno chiesto i nostri documenti che non avevamo con noi in quel momento, ma gli abbiamo esibito comunque la nostra licenza di pesca che avevamo precedentemente pagato, appunto per essere in regola e tranquilli.
In tutti i modi ho fornito loro la mia identità verbalmente, e loro hanno voluto sapere chi fossero i miei genitori e che lavoro facessero. Questa per me è stata una strana richiesta.
Dopo tutte queste conversazioni hanno deciso malgrado la nostra disponibilità ad abbandonare il luogo ,di farci la multa di 100 euro che alla fine hanno fatto solo a me in quanto l’unico maggiorenne da 10 giorni,mentre al mio amico semplicemente un avviso verbale perché minorenne.
Senza voler polemizzare, sintetizzo che i due controllori abbiano esagerato con noi perché giovani e timidi entrambi, quindi trovo ingiusta e inappropriata questa punizione.
porgo i miei sinceri saluti.
lettera firmata