OGGETTO: TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE ED ALLA SICUREZZA PERSONALE E COMPORTAMENTI CHE VIOLANO TALI DIRITTI.
Egregi Signori,
Alcune settimane fa ho segnalato ad esponenti dell’Amministrazione comunale di Cento, ad un Dirigente e ad un Funzionario della stessa Amministrazione una serie di problematiche relative alla inidoneità e pericolosità dei locali del seminterrato della Rocca dove operano costantemente alcuni dipendenti del Comune di Cento e che sono frequentati dal pubblico per motivi di consultazione e ricerca.
Ho segnalato che quei locali non rispettano le altezze minime previste dal Regolamento di igiene del Comune di Cento, non sono rispettati parametri di illuminazione naturale e di aereazione degli stessi… ed ho chiesto se agli atti esiste un’autorizzazione dell’AUSL per l’utilizzo di quei locali come uffici e sala di lettura, e se esiste un’autorizzazione dei VV. del fuoco che attesti l’agibilità conformemente alle normative anti incendio. Non mi sembrano problematiche di poco conto quelle che ho sollevato … ma a tutt’oggi non solo non ho ricevuto nessuna risposta, ma nemmeno una comunicazione che hanno ricevuto la segnalazione e che stanno verificando la cosa!
Il Funzionario con il quale ho parlato – dopo aver chiesto regolare appuntamento – mi ha detto che non era materia di sua competenza… e quando gli ho fatto notare che la seconda parte della mia richiesta riguardava locali proprio di sua competenza si è detto sorpreso perché non ava letto la lettera fino in fondo e l’aveva passata ad altro “responsabile” (si fa per dire!). Vi sembra un comportamento ammissibile?
Potrei anche sbagliarmi, ma a mio parere la presenza di lavoratori e pubblico in quei locali, in quelle condizioni viola una serie di normative che hanno rilevanza penale e non solo! Ho chiesto anche per altri locali in cui operano altri dipendenti comunali ma anche per quelli silenzio assoluto!
Eppure nel sito del Comune di Cento alla sezione “Amministrazione Trasparente” si legge testualmente: “La trasparenza è accessibilità totale ai dati e ai documenti in possesso della pubblica amministrazione. Ha lo scopo di tutelare i diritti dei cittadini e di promuovere partecipazione e forme diffuse di controllo sulle attività delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” e poi “Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, è stato affermato con il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, con l’obiettivo di favorire il controllo diffuso da parte dei cittadini sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
In particolare, la pubblicazione dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni intende incentivare la partecipazione dei cittadini allo scopo di:
- assicurare la conoscenza dei servizi resi, le caratteristiche quantitative e qualitative e le modalità di erogazione;
- prevenire fenomeni di corruzione e promuovere l’integrità;
- sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento.” (https://www.comune.cento.fe.it/amministrazione/amministrazione-trasparente )
Belle parole, vero?
Inoltre nel Comune di Cento è in vigore un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani” ed è operante un “Sistema dei valori e codice di comportamento del Comune di Cento” che da quanto sopra esposto sembrano del tutto sconosciuti agli attuali Amministratori, consiglieri comunali diversi, Funzionari e Dirigenti compresi!!! (dico sconosciuti perché se sanno della loro esistenza debbono spiegare perché violano tali Regolamenti!).
A questo punto propongo una domanda retorica: “Potrebbero continuare a restare aperti un bar, un negozio, o un’officina artigiana dove i dipendenti operassero in locali che violano il Regolamento di igiene comunale e tutta una serie di disposizioni di Legge sulla sicurezza nei posti di lavoro?” O forse i dipendenti comunali ed i giovani che vanno in biblioteca debbono essere meno tutelati di quelli che lavorano da un privato o vanno al bar a farsi un goccetto? In un bar, normalmente, uno non ci passa ore ed ore come chi va a fare una ricerca in biblioteca… o mi sbaglio pure qui? So di un barista che ha avuto problemi seri con l’AUSL perchè la finestra del bagno era di alcuni cm. inferiore alla norma … e per i seminterrati della Rocca sono a norma quei finestrini delle ex galere? O gli amministratori pubblici possono far lavorare i loro dipendenti in condizioni peggiori dei datori di lavoro privati? E se vengono a conoscenza di gravi situazioni di illegalità esistenti per responsabilità degli amministratori precedenti possono far finta di niente tirando le cose per le lunghe o debbono immediatamente porre fine alla situazione che viola i diritti fondamentali del cittadino? (salute e sicurezza, nel caso concreto).
Auguriamoci tutti che nei prossimi giorni non capiti qualche “contrattempo” ma tutti debbono sapere che non si può fare certe scelte sperando che poi non succeda nulla. Occorre prevenire – si dice sempre – ma come dimostrano anche gli allagamenti di questi giorni in Romagna c’è sempre un evento imprevisto, che non era stato preso in considerazione perché a memoria d’uomo non si era mai verificato … poi si verifica e sono danni, a volte anche con vittime, purtroppo, ma non si venga a dire che non era evitabile.
Continuerò questa ed altre battaglie perché a Cento ci sono troppe cose che non vanno come dovrebbero andare correttamente, il nocciolo del problema è che la stragrande maggioranza dei cittadini non è informata con grave danno per l’intera comunità centese.
Grazie per l’ospitalità.
Cento, 15 05 2023 Mauro Bernardi