Gentile Direttore, Vorrei informare la comunità sulla mancanza di certezza amministrativa, incapacità di controllare i processi interni e l’assoluta insensibilità verso il lutto e il dolore da parte del comune di Cento. La vicenda è la seguente:- a maggio-giugno 2021 mia madre di 82 anni mi chiede di attivare una concessione per un loculo cimiteriale 80×80 presso il cimitero di Cento nel nuovo reparto U. – a giugno mia madre paga gli oltre 4000 euro necessari per attivare la concessione trentennale e i servizi cimiteriali indicano che pur essendo pronti i loculi, il comune non gli ha ancora consegnati. Attendono a breve la consegna (anche perchè ne sono stati assegnati e pagati diversi).- mi reco presso il cimitero per verificare personalmente che i loculi sono finiti. Coincidenza vuole che incontro il marmista li stava lucidando il quale m’indica che il suo lavoro sarebbe finito all’indomani. Siamo a fine giugno.- Purtroppo il 2 luglio dopo alcuni mesi di sofferenza viene a mancare mio padre di 92 anni. Da sempre i due anziani desideravano essere sepolti presso il cimitero e precipitando la situazione la mamma le aveva promesso che le avrebbe acquistato una bella casina più piccola dove doveva aspettarLa. – In quei giorni insisto con i servizi cimiteriali perché mi consegnino il loculo per poter seppellire l’urna funeraria di mio padre. La risposta è sempre la stessa siamo in attesa che il comune ce li consegni. – a luglio contatto il comune descrivendo la situazione e cercando di sensibilizzare gli uffici sulla situazione di una vedova anziana che non può dare degna sepoltura all’uomo con cui ha vissuto per oltre 60 anni ed è costretta contro la sua etica ed emotività trattenere provvisoriamente in casa le ceneri.- devo mandare una seconda e-mail ad agosto ed una terza a settembre per ricevere finalmente una risposta scritta da parte del comune di cento nella persona della responsabile dei lavori pubblici. – Oggi 30 settembre contatto il comune, vengo informato che i loculi non sono stati ancora consegnati e che le procedure interne necessarie non sono ancora concluse. Alla mia assertiva e decisa interrogazione sulla incapacità di rispettare le “proprie tempistiche” indicate dalla loro dirigente il 6 settembre mi attendo un atto di responsabilità e una perentoria indicazione di consegna considerando la situazione emotiva e delicatezza psicologica che subisce mia madre per una loro incapacità di governare i processi interni. La risposta è stata che non riesce a darmi una nuova data e che dobbiamo risentirci fra 10 giorni. Dopo avere esplicitato il rammarico e il mio giudizio severamente negativo rispetto alle loro inadempienze l’ho informata che mi riservavo di fare conoscere la situazione alla comunità centese. I punti che credo siano importanti sono:- la trasparenza e la certezza delle procedure devono essere un cardine nel rapporto cittadino-amministrazione- un tema che tocca il dolore, la morte e le sensibilità dei nostri anziani dovrebbe avere una risposta non solo efficace, ma anche empatica da parte dei nostri amministratori.
Lettera firmata