Spett.le
Redazione www.areacentese.com
Egregio Direttore,
mi trovo costretta ad intervenire dopo due lettere apparse sul suo quotidiano on line, in quanto entrambe, sebbene da due punti di vista diversi, hanno trattato la discesa in campo di Fabrizio Toselli, candidato sindaco a Cento, come un fatto discusso sulla territorialità.
Non vi è nulla di più fuorviante, perché Il problema non è dove è nato e dove risiede ma cosa ha fatto.
Fabrizio Toselli ha fatto il vice sindaco ed il Sindaco di Sant’Agostino per quasi vent’anni..
E’ stato eletto sotto tutte le bandiere: da civico a Forza Italia, poi nuovamente civico ma questa volta per finta perché eletto in una lista formata da Forza Italia, Partito Democratico e Lega Nord.
Giova ricordare che il vice sindaco da lui nominato era il segretario del PD di Sant’Agostino e l’Assessore all’Urbanistica un esponente della Lega Nord.
Con questa coalizione governava quasi incontrastato ed ogni voce di dissenso ignorata dalla stampa, per cui appariva un ottimo sindaco.
Ciò nonostante non ha esitato ad abbandonare la coalizione che lo aveva sostenuto e tradire gli elettori che lo avevano eletto.
NON E’ VERO, come lui oggi sostiene, che aveva preannunciato il suo abbandono al termine di un determinato percorso.
Oggi Toselli si presenta a Cento con delle credenziali di INAFFIDABILE sotto il profilo politico ed amministrativo.
E’ inaffidabile politicamente perché ha dimostrato di non avere alcun riferimento ideologico e di essere disposto a stringere alleanze con chiunque pur di governare; è inaffidabile amministrativamente perché ha lasciato un comune, quello di Sant’Agostino, nelle mani di un Commissario prefettizio e sottoposto a serie indagini giudiziarie sulla ricostruzione.
Chiede un voto per fare cosa, una nuova ammucchiata sul modello di Sant’Agostino o fare nuovamente il vice sindaco, ma questa volta di Lodi ?
In Fede,
Silvia Lorenzoni