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LEGA CONTRARIA ALL’IPOTESI DI RIFORMA DELLE CONSULTE CIVICHE: “UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA E AI TERRITORI”

DiGiuliano Monari

Feb 5, 2025

Cento, 5 febbraio 2025 – Il segretario locale della Lega Luca Cardi e il capogruppo in consiglio comunale Alex Melloni esprimono forte contrarietà alla proposta di riforma delle consulte civiche che sarebbe stata illustrata durante l’ultima seduta della Consulta di Corporeno. 

Dalla Lega arriva un fermo no alla trasformazione delle consulte civiche, che da organismi democraticamente eletti e rappresentativi del territorio, diventerebbero organismi tematici, i cui membri sarebbero scelti direttamente dagli assessori.

“Questa riforma rappresenterebbe un grave passo indietro per la democrazia partecipativa e un attacco alla rappresentanza diretta dei cittadini”, ha dichiarato Luca Cardi. “Le consulte civiche, così come sono strutturate oggi, garantiscono rappresentatività ai cittadini del capoluogo e delle frazioni: la proposta della sinistra invece escluderebbe del tutto i cittadini dai processi decisionali, concentrando ulteriormente il potere nelle mani della giunta.”  

I rappresentanti leghisti sottolineano che le consulte civiche, elette dai residenti del capoluogo e delle diverse frazioni, svolgono un ruolo fondamentale nel portare le istanze locali all’attenzione dell’amministrazione. “Con questa riforma, si rischia di marginalizzare il ruolo delle consulte e di trasformarle in mere appendici della giunta, svuotandole di ogni reale funzione rappresentativa”, continua il segretario della Lega. “Ci opporremo con determinazione a questa riforma. È curioso che dopo aver già riformato il regolamento delle consulte ad inizio mandato proprio ora che nessuna consulta ha dato il parere positivo al bilancio la giunta Accorsi pensi a stravolgerle totalmente, cercando evidentemente un modo per mettere a tacere il dissenso”, ha aggiunto il capogruppo Alex Melloni. “Crediamo fermamente nel valore della democrazia partecipativa e nella necessità di garantire che i cittadini abbiano voce in capitolo nelle decisioni che riguardano il loro territorio. Invitiamo l’amministrazione a ripensare questa proposta e a mantenere un sistema che tuteli la rappresentanza delle frazioni e la partecipazione attiva dei cittadini.”, concludono i leghisti.