“Oramai davvero non ci sono più parole….. ” Questo l’incipit del duro comunicato del Gruppo Consiliare PD di Cento che prosegue:
Il TRACCIATO della Cispadana è oramai definitivo e definitivamente chiusa è ogni speranza di apportare correttivi. E l’Amministrazione Toselli, bel bella, fa finta di nulla e promette massimo impegno sulla viabilità adduttoria e le opere di compensazione…..
Nemmeno una pubblica ammenda per aver preso in giro i Centesi per mesi, per aver fatto un’intera campagna elettorale promettendo “il quarto tracciato” (mai nemmeno preso in considerazione da nessuno!) e ancora raccogliendo poi osservazioni miracolistiche per spostare l’autostrada (senza essere ancora una volta neppure minimamente presi in considerazione perchè fuori tempo massimo da anni!). Per avere sprecato tempo prezioso millantando e promettendo a vuoto.
Che ne è stato dell’incontro a Roma cui Toselli aveva anche invitato cittadini e comitati? Mai svolto.
Che ne è stato delle mille parole (vuote) spese in questi mesi….?
Chiamiamole col loro nome: erano bugie.
Bugie in malafede perché l’attuale Sindaco ha sempre saputo che il margine di manovra non esisteva più dal 2011, da quando, cioè, l’amministrazione Tuzet, nella cui Giunta sedevano assessori dell’attuale Giunta Toselli, aveva votato a favore dell’area di tracciato.
Ma con le bugie a volte si vincono le elezioni….
E questo sarebbe in fondo il meno. Il vero problema è che per non smascherare le bugie della campagna elettorale si è sprecata anche la fase delle “Osservazioni”, fase in cui si potevano tutelare le decine di famiglie più impattate dal tracciato che invece ora hanno davvero poche frecce al loro arco….
E’ un caso drammatico di politica fatta sulla pelle della gente. A questo punto non servirebbe a nulla ma almeno decenza vorrebbe si chiedesse scusa alla Città e ai suoi cittadini e che non si seguitasse a fare promesse…
Sono polemico? Sì, perché sono arrabbiato. La Cispadana è un’opera preziosa per il nostro territorio, ma è anche un’opera ad elevatissimo impatto. Un’opera il cui arrivo andava gestito e non subìto. Si dovevano fare cose concrete e serie e non specularci sopra politicamente. A queste scelte gravi purtroppo ora non c’è rimedio…