BOLOGNA, 8 APR – “La prospettata chiusura della Me.Mo Srl di Gaggio Montano rappresenta il fallimento delle politiche regionali per il territorio montano”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Michele Facci commentando la fine dell’esperienza dell’azienda nata per assorbire gli esuberi della Saeco da una precedente crisi. “Ai 21 operai è stata annunciata la dismissione dell’azienda dal 30 giugno prossimo ed è evidente il fallimento delle politiche regionali, poiché stiamo parlando di una realtà produttiva creata proprio con l’obiettivo di riqualificare il territorio e di riassorbire le maestranze reduci da precedenti crisi aziendali, ma che si è scontrata con l’assenza di politiche efficaci e concrete a favore degli insediamenti produttivi in Appennino”. Facci già nell’ottobre 2020 aveva presentato una interpellanza alla Giunta regionale sollecitando interventi mirati a sostegno dell’azienda. “Già nel corso degli anni – ricordava Facci – non solo non è stato raggiunto l’obiettivo originario di ricollocare 50 lavoratori usciti dalle ultime gravi crisi aziendali, ma addirittura il numero degli occupati si è ridotto. A quella data, presso la Me.Mo Srl erano rimasti 25 lavoratori, tutti però sottoposti alla cassa integrazione speciale connessa all’epidemia Covid 19”. “Il venir meno delle condizioni minime per garantire l’attività aziendale – ha ricordato Facci – erano ben evidenti fin da allora, ma la Regione, a cui è stato chiesto di intervenire, non è stata in grado di creare le condizioni necessarie per evitare una inevitabile chiusura”.
“Viene quindi da domandarsi, conclude Facci, quale sia la reale efficacia degli investimenti in formazione lavorativa che la Regione ha ampiamente sostenuto e finanziato in questi ultimi anni in Appennino”.
