Di Giuliano Monari
Si sono svolti nella chiesa provvisoria della Madonna della Rocca di Cento i funerali di Carla Sabatina Iberite. Conosciuta praticamente da tutti. Gelataia di professione e poetessa di successo, Carla era deceduta a 74 anni lo scorso 9 agosto, all’ospedale di Cento, a causa dei postumi di una caduta accidentale in ambiente domestico. Amante del suo lavoro di gelataia e una grande passione per la poesia che l’aveva portata ad ottenere, negli anni, numerosi e prestigiosi riconoscimenti, sia a livello nazionale che internazionale. Carla Sabatina Iberite era, per tutti, quella della gelateria-chiosco del Parco delle Rimembranze che, di fatto, erano chiamati ‘i giardini della Carla’. E’ un sorriso quello che si è spento con la morte di Carla. Con lei se ne va un pezzo importante di quella Cento combattiva, energica, acculturata e vitale che nei personaggi come ‘La Carla’ hanno affondato quelle radici che non sono nè bolognesi nè ferraresi: sono solo ed unicamente centesi. E’ un sorriso gioioso, sereno e – soprattutto – sincero quello che Carla, nel corso della sua lunga carriera di commerciante ha profuso senza distinzione alcuna a tutti. Ed è quella sua calda, accogliente cordialità che mancherà. Quella sua gioia di vivere e lavorare al servizio di tutti i suoi clienti-amici che metteva in ogni istante delle lunghe giornate trascorse alla ‘baracchina’: la sua seconda casa. “Carla – ha detto Padre Ivano, Guardiano della Chiesa della Madonna della Rocca, davanti ad una chiesa gremita – era molto devota alla Madonna. È per suo espresso desiderio che ci troviamo qui, in questo parco, per darle l’ultimo saluto davanti a questa santa immagine alla quale Carla ogni giorno si rivolgeva. Siamo in questo parco, tra gli alberi, e sembra quasi di essere in quel chiosco dove Carla trascorreva buona parte della sua giornata lavorativa. Ogni sera – ha aggiunto durante l’omelia – di ritorno a casa, qualunque fosse l’ora e con ogni tempo, si fermava davanti al Santuario per il suo saluto alla Madonna della Rocca”. Ho scoperto – ha aggiunto – che Carla era conosciuta da tutti, una vera istituzione per Cento, tanto che si diceva: vado ai giardini della Carla. Anche l’Amministrazione comunale ha voluto salutarla con la presenza discreta del vicesindaco Simone Maccaferri. Lascia la figlia Nadia e il marito Gimmi. Al termine della cerimonia la salma è stata tumulata nel locale cimitero.