Le associazioni sul territorio di Terre del Reno sono alcune decine, e per quanto l’impegno economico di un Comune debba rivolgersi a tutte, in quanto tutte rappresentative della comunità e del loro sforzo di garantire alcuni servizi essenziali e di promuovere l’aggregazione sociale, è altrettanto vero che l’amministrazione comunale inevitabilmente compie scelte di campo, in linea col suo programma di governo.
Noi di Cambiamo Davvero investiamo molto sui giovani, e riteniamo lo sport l’occasione più importante, per loro, di incontro e di aggregazione, in centri piccoli come le nostre frazioni dove purtroppo non vi sono molte altre opportunità.
Abbiamo quindi approfondito la tematica dello sport giovanile, dialogando con le associazioni sportive presenti sul territorio, raccogliendo le loro testimonianze e quelle dei tanti cittadini che utilizzano quotidianamente le nostre strutture.
Così facendo, con una semplice e breve “istruttoria”, abbiamo scoperto che le cose non vanno come dovrebbero: molte persone, tantissimi giovani, hanno difficoltà ad usufruire del Palareno – splendida struttura PRIVATA per la gestione della quale, pure, il nostro Comune spende circa 126.000 euro all’anno – e si vedono quindi costretti ad emigrare nei comuni limitrofi e ad utilizzare gli impianti altrui.
Volevamo comprendere le ragioni di questo strano eppure incessante fenomeno di “emigrazione sportiva” dei nostri concittadini e abbiamo quindi interpellato il Commissario Prefettizio, il quale, a domanda (ossia quale sia il motivo di un utilizzo del PalaReno non conforme ai criteri del Regolamento comunale), ci ha testualmente risposto che “la gestione e l’utilizzo del Palareno non sono soggette alle norme previste nel Regolamento per la concessione in gestione degli impianti sportivi”.
Ne consegue che il Comune di Sant’Agostino versa ogni anno una consistente somma di denaro per contribuire alla gestione di un impianto il cui utilizzo avviene IN DEROGA al Regolamento comunale che disciplina la concessione in gestione degli impianti sportivi.
Altrimenti detto, il nostro Comune versa una consistente somma di denaro per garantire ai propri cittadini di poter svolgere attività sportive in un impianto SOTTRATTO, però, al Regolamento Comunale.
Cosa significa tutto ciò? Che conseguenze ha?
Significa che i gestori del Palareno NON SONO TENUTI A RISPETTARE tale Regolamento, perché ne sono stati espressamente esonerati nel 2007, quando è stata stipulata la prima convenzione tra il Comune e il concessionario (che ne è anche il proprietario).
Quanti di voi sapevano tutto ciò?
Quanti sapevano che l’origine della scarsa fruibilità del Palareno da parte dei cittadini è scritta nelle carte ed ha origini lontane nel tempo?
La società concessionaria che lo gestisce applica, nella gestione, i criteri che preferisce e che naturalmente le sono più convenienti, ed il Comune non ha alcuna voce in capitolo, poiché non può PRETENDERE il rispetto di un Regolamento che ha deciso di non far valere nel caso di specie, pur se avrebbe potuto (e aggiungiamo noi, DOVUTO farlo), determinando la valenza del Regolamento Comunale nella Convenzione stipulata col concessionario, negli orari di utilizzo che si è riservato.
Il risultato è che anche gli spazi riservati al Comune, in base alla convenzione col concessionario, vengono assegnati da quest’ultimo arbitrariamente e secondo logiche con tutta evidenza intrise di conflitti di interesse, e chi ci rimette è il cittadino, che molte, troppe volte si vede costretto ad andare ALTROVE per svolgere attività sportiva.
Ciascuno di voi saprà risalire alle responsabilità politiche di una scelta così scellerata, non c’è bisogno di dire nomi e cognomi, neppure di coloro che si sono successivamente DISINTERESSATI di come veniva gestita la struttura: noi di Cambiamo Davvero vogliamo semplicemente fermare questa INGIUSTIZIA, che si traduce in un DISSERVIZIO per la comunità.
L’occasione sarà la revisione del Regolamento Comunale per la concessione in gestione degli impianti sportivi, che a seguito della fusione dovrà essere riscritto, al pari di tutti gli altri Regolamenti Comunali.
Il nuovo Regolamento varrà per la gestione di TUTTI gli impianti sportivi, sia privati che comunali, e varrà per TUTTE le associazioni.
SENZA ALCUNA DEROGA, perché le regole devono valere PER TUTTI: altrimenti non sono regole, sono altro.
E poiché abbiamo registrato lamentele anche relativamente all’utilizzo della palestra comunale di Mirabello, abbiamo invitato e invitiamo anche oggi le associazioni sportive a suggerirci una bozza di regolamento che possa superare le criticità nell’assegnazione degli spazi, così come nella gestione e nella pulizia degli impianti.
Lavorandoci insieme, possiamo dar vita ad un nuovo Regolamento Comunale sugli impianti sportivi che ne garantisca la piena e corretta fruibilità da parte di TUTTI.
Recuperando poi la palestra delle ex scuole medie di Sant’Agostino e quella delle ex scuole elementari di Sant’Agostino, come ci siamo ripromessi di fare, avremo anche una MAGGIORE OFFERTA di strutture, a fronte delle richieste sempre crescenti.
Istituendo infine la Commissione per la verifica dei conflitti di interessi nelle convenzioni tra il Comune e gli enti o i privati, eviteremo il ripetersi di situazioni come quella che oggi vi abbiamo raccontato.
Noi Cambiamo Davvero.
La “privatizzazione” del PalaReno: quando l’INGIUSTIZIA crea un disservizio
Fermiamo l’emigrazione degli sportivi facendo rispettare le regole a TUTTI