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La pandemia non ferma la Centese Calcio, tra idee iniziative e progetti per il futuro

Il team che però rilancia sempre in avanti la palla, con nuove idee e nuovi obiettivi che possano aiutare la città e tantissime famiglie 
Il Presidente Alberto Fava: “Vicini ai ragazzi per non lasciarli soli in un periodo di fragilità”

Il covid e la pandemia non han fermato la Centese Calcio che nonostante le difficoltà, ha tenuto il pallone al centro del campo del settore giovanile pensando ai ragazzini che sono tra i più colpiti dalle restrizioni dell’emergenza sanitaria. E’ una partita che sta durando ben oltre i tempi supplementari mettendo a dura prova il team che però rilancia sempre in avanti la palla, con nuove idee e nuovi obiettivi che possano aiutare la città e tantissime famiglie. “La Centese è una squadra storica e non sarà certo il Covid a fermarla, pensando al bene dei nostri ragazzi che hanno sempre più bisogno di non essere abbandonati – dice il presidente Alberto’Tino’ Fava – è un partita contro un avversario duro ma la nostra è sempre stata la squadra della città ed è a essa che pensiamo cercando di mettere in campo tutto ciò che possiamo per essere di supporto esternalizzando tutti i valori che la nostra maglia biancoceleste incarna ovvero, l’unione per la vittoria, lo spirito di squadra e l’aiuto verso chi porta i nostri stessi colori. Essere vicini ai nostri ragazzi significa non lasciarsi soli e in balia di cattive strade che potrebbero farsi avanti nei momenti di fragilità”. 

Non ci si è dunque mai fermati. ”A settembre eravamo ripartiti con l’attività giovanile, ponendo grande attenzione a tutte le nuove norme per la sicurezza dei ragazzi e delle famiglie poi questa nuova ondata pandemica ha ribloccato ogni possibilità di incontro – dice Nico Cappabianca, responsabile settore giovanile insieme a Edoardo Marchi – nel primo lockdown siamo riusciti a tenere alto il morale dei nostri ragazzi dando vita a una simpatica challenge che è diventata virale sul territorio, facendoli sentire lontani ma uniti da un semplice passaggio di palla virtuale tra loro. Oggi invece, nella nuova zona rossa dove lo sport è stato fermato, abbiamo trovato il modo per aiutarli a togliere la mente dal pc, fargli fare attività fisica anche divertendosi e magari coinvolgere anche i genitori suggerendo cose da fare insieme”. Aspetto interessante soprattutto quando si parla di bambini più piccoli che, più vitali, hanno bisogno di continui stimoli. “Comunichiamo degli esercizi da fare in casa o all’aperto se hanno un giardino – spiega Ciro Di Ruocco, responsabile dei giovanissimi – abbiamo volutamente limitato i nostri incontri in videoconferenza perché pensiamo che siano già troppo carichi con la didattica a distanza. Ecco che abbiamo dunque pensato di dare esercizi per mantenere l’allenamento fisico spronando i ragazzi a fare qualcosa che vada oltre gli schermi di smatphone, tablet o tv allontanandosene per un’oretta al giorno nella quale vivere la natura o pensare al proprio benessere psicofisico”. 

E si guarda avanti. “Stiamo preparando una fitta scaletta di appuntamenti in calendario, di tutti i tipi, dagli allenamenti ad idee nuove, sperando chela pandemia allenti la morsa e sempre pensando in primis alla sicurezza dei ragazzi – conclude Cappabianca – tra le varie cose in cantiere, stiamo infatti organizzandoci per il Summer Camp, una novità per la Centese ma che servirà ai ragazzi per ritrovare la socialità e aiutare le famiglie che lavorano”

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